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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Alessandro Cattelan dedica un inno a Torino: un medley-rubato dai grandi successi di altre città

L'omaggio alla città della Mole del conduttore dell’Eurovision a "Stasera c'è Cattelan" su RaiDue

Alessandro Cattelan, piemontese di Tortona, in provincia di Alessandria, a Torino ha condotto, insieme a Laura Pausini e a Mika, la storica edizione torinese dell’Eurovision Song Contest. Nella puntata di giovedì 29 settembre del suo “Stasera c'è Cattelan”, in onda in seconda serata su RaiDue, ha voluto omaggiare la città della Mole.

“Volevo fare una piccola sorpresa a Torino, perchè è una città che ha tutto, è bella, a misura d'uomo, si sta bene, ma le manca un po' di comunicazione. Non c'è qualcosa che la identifichi nel mondo come una bella canzone, pensate a "Roma capoccia", "New York, New York", non sono canzoni, sono proprio biglietti da visita della città: Torino ce l'ha? No, ed è qui che interveniamo noi ragazzi", ha esclamato il conduttore alessandrino. “Come omaggio a Torino abbiamo rubato le canzoni che parlano di altre città: è molto più di un medley, è la canzone delle canzoni. Un musical dedicato a Torino, così quando ce ne andremo, lasceremo qualcosa di bello fatto da noi per Torino”, dice rivolgendosi anche alle persone presenti nello studio Tv1 del centro di produzione Rai di via Verdi, da cui va in onda il programma.

Cattelan, accompagnato dagli Street Clerks, inizia il nuovo inno torinese, con un adattamento di "Roma Capoccia" che inizia con un "Quanto sei bella Mole, quando è sera". Poi il registro diventa decisamente ironico "fossi a Milano saresti una pokeria, e invece a Roma, chiusa per malattia, quanto sei bella Mole, qui a Torino. Si cambia decisamente ritmo con l'hip pop di Will Smith in “Miami”, ma il registro resta lo stesso: "Vado giù ai Murazzi sulle Rive del Po, quanta bella gente incontrerò, Welcome to Torino, Bienvenido a Torino. Faccio aperitivo al Valentin con Bagna Cauda e Bicerin. I'm going to Torino, Welcome to Torino. Cattelan ambienta poi a Torino i tormenti espressi da Calcutta in “Frosinone” iniziando con gli agnolotti al posto della pizza. "Mangio agnolotti e sono il solo sveglio in tutta la città, bevo un barolo per pensare meglio sotto casa di Lapo Elkann e San Salvario non è più lo stesso di qualche anno fa, la Juve ha vinto la sua terza Champions e il Torino è primo in serie A".

Le inconfondibili note della celeberrima "New York, New York" raccontano alcuni dei più grandi eventi ospitati da Torino: "Le Olimpiadi e l'Eurovision, ma quante cose hanno fatto qui, Turin Turin. La prima capitale d'Italia, lo sai sei stata tu, Turin, Turin.

C’è poi spazio per un successo dei The Giornalisti di Tommaso Paradiso di qualche anno fa, con l testo di Riccione che riadattato suona così: "Sotto il cielo, sotto il cielo, di Torino, di Torino, trovo un nichelino, ma non si usa più, faccio a schiaffi, faccio a schiaffi, con il freddo delle Alpi e lo prendo con il vitello tonnè eoo".

Per il finale sceglie una delle giovani leve della musica italiana: c’è anche Sangiovanni nel medley proposto da Alessandro Cattelan per omaggiare Torino. “Malibù”, "Ho le guance rosse,gli occhi di ghiaccio, quando mi dici "Andiamo a Torino", 4 di notte, le luci si spengono si spengono in Piazza Castello e dopo non si staccano mai, ghiotti come gianduiotti siamo sulla Mole, salgo io poi sali pure tu e mentre guardiamo dall'alto tutto il Piemonte, se vuoi ti compro tutta Venaria. Parole e musica: il nuovo inno di Torino è stato applaudito a "Stasera che Cattelan" dove ha portato un po' di divertimento. Chissà se riuscirà a divertire e far cantare anche i torinesi.

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