rotate-mobile
social

Beppe Braida ringrazia il pubblico: "Mi ha salvato dalla depressione. Ridere è una grande terapia di gruppo"

In tour con il suo spettacolo 'Delirio'

Beppe Braida, un tour con il suo spettacolo 'Delirio', ha raccontato in un'intervista esclusiva a 'Ok Salute e Benessere', in edicola da oggi 25 giugno, uno dei momenti più difficili della sua vita.  “Di punto in bianco, una decina d’anni fa il mio telefono ha smesso di squillare. Non sono Osho, perciò all’inizio ho pianto, mi sono disperato. Del resto, quando in un battito di ciglia passi dalle stelle alle stalle, la reazione più facile è lasciarsi prendere dallo sconforto, spesso anticamera della depressione."

"Provengo da una famiglia di origini semplici, mio papà un tranviere in pensione, mia mamma una casalinga, e io ho fatto “solo” 25 anni di gavetta, perchè nessuno mi ha mai regalato niente, e da questa sono ripartito, rimettendomi in gioco. Ho ripreso a esibirmi in qualsiasi luogo potessi, dalle sagre culinarie alle pizzerie e trattorie, dai teatri alle piazze. Non ho mai perso il contatto con il pubblico. Sono felice quando mi accorgo che la gente ride e si diverte, che nelle due ore di spettacolo dimentica le difficoltà della vita quotidiana e mi contraccambia con iniezioni di energia positiva. In pratica, una grande terapia di gruppo. Sono davvero convinto che il sorriso alzi le difese immunitarie e che il buonumore sia il miglior antidoto a ogni forma di malattia”. racconta il comico torinese.

Beppe Braida lascia l'Isola per gravi motivi famigliari

Braida ha raccontato il suo percorso di rinascita, rivivendo alcuni dei momenti più difficili: “Non è strano, perciò, che abbia sofferto di attacchi di ansia molto forti. Non capivo di che cosa si trattasse, mi ero spaventato, ma poi mi sono documentato e ho cercato in me stesso i rimedi per farli passare. Non sono mai ricorso a medici o psicologi, un po’ in quanto temevo mi prescrivessero ansiolitici (ho sempre una certa paura nel prendere medicine), ma soprattutto perchè penso che il rimedio naturale più efficace siamo noi. Ho elaborato un mio esercizio personale utile ad affrontare i momenti no e a evitarmi di essere ostaggio dalle paure, i nostri principali recinti mentali. Consiste nel cercare di capire quale sia l’aspetto positivo anche di una giornata andata male. Il bicchiere generalmente è sempre riempito a metà, sta a noi saperlo vedere mezzo pieno e non mezzo vuoto. Alla fine il telefonino ha risquillato. Erano i produttori de L’Isola dei famosi”.
 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Beppe Braida ringrazia il pubblico: "Mi ha salvato dalla depressione. Ridere è una grande terapia di gruppo"

TorinoToday è in caricamento