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POLITICAMENTE SCORRETTO / San Salvario / Via Madama Cristina, 71

Lo sfogo di Angelo Duro dopo le tre date a Torino: "Col ca*** che vi insulto gratis, mi faccio pagare"

Durante i sold-out al Teatro Colosseo è stato accusato di body shaming e da una signora in carrozzina

Angelo Duro, alla fine, ha portato a termine tutte e tre le date torinesi del suo spettacolo "Sono cambiato". Dopo il successo della prima, mercoledì 15 febbraio, aveva detto sui social di non essere sicuro che sarebbe salito sul palco per le repliche: "Sono stanchissimo, perchè ieri sera sono anche andato a p....". Aveva così ripreso, suoi suoi canali social, una delle battute più provocatorie del monologo che ha portato al Festival di Sanremo, intorno all'una di notte di mercoledì 9 febbraio.

Il comico palermitano, politicamente scorretto, ha fan che lo adorano ma deve fare anche i conti con un pubblico che, invece, è meno conquistato dal suo umorismo. In questi giorni torinesi, durante i suoi spettacoli, sono avvenuti anche alcuni episodi di contestazione, su Instagram, racconta così.

“Ho sofferto molto per quello che mi è successo nelle date di Torino. Una sera una tipa si è incazzata con me e voleva salire sul palco accusandomi di body shaming e la sera dopo una signora sulla carrozzina mi ha accusato di fare insulti gratuiti alla gente. Invece non è vero. Non è assolutamente vero”, ha scritto oggi, lunedì 20 febbraio, su Instagram.

“Volevo chiarire. Io non ho mai fatto insulti gratuiti. A nessuno. Ma solo a pagamento. Le immagini dei teatri pieni parlano da sole. A Torino tre sold out. Col cazzo che vi insulto gratis. Mi faccio pagare. E pure bene. Gli sembrava che lo facevo gratis, a ste ingenue. Addio Torino. Torno il prossimo anno. Forse”, ha concluso Angelo Duro, in modo decisamente “politicamente scorretto”.

In un post scriptum ha aggiunto: se continuate a portare i bambini ai miei spettacoli sappiate che un giorno crescendo quei figli vi uccideranno.

Sul suo profilo c'è chi ha commentato scrivendo: "La comicità di Angelo Duro non solo non è per tutti, è proprio per pochi. Ne ha una per tutti, non lascia mai fuori nessuno e, fondamentalmente, dice le cose che tutti pensano ma che pochissimi hanno il coraggio di dire. Ci vediamo il prossimo anno. Forse", "Io ti sfido così....Ti porto mio figlio!", "Dopo quello che è successo dovresti fare una selezione all'ingresso, anche se hanno pagato".

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