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Il leader dei "Righeira" e l'amore per il calcio: "tifo Juve e una squadra della serie B del Belgio"

Nata lo stesso anno dei bianconeri

Stefano Righi, “la metà” del duo “Righeira” - in quel caso è conosciuto come Johnson Righeira - oltre alla passione per la musica coltiva quella per il calcio.

I colori bianconeri della Juve sono quelli che ha scelto quando era “gagno” (I bambini in piemontese, ndr). Ma da qualche anno a questa parte, sei per la precisione, Stefano, 58 anni il prossimo 9 settembre, tifa con passione il Royale Union Saint-Gilloise, squadra di calcio di Saint-Gilles, comune della Regione di Bruxelles-Capitale, in Belgio, che milita nella Tweede klasse, la seconda divisione del calcio belga, ma che vanta anche undici scudetti. E che è nata lo stesso anno della "sua" Juventus: nel 1897.

Un tifo genuino che lo porta ad andare allo stadio quasi ogni quindici giorni, a tal punto da diventare una sorta di “beniamino” per gli stessi supporter gialloblù che, per ringraziarlo della sua presenza, intonano durante le partite il coro “Vamos a la playa…oh oh oh oh oh”, ovvero uno dei successi più importanti dei Righeira negli anni ’80.

Tutto nasce per caso, quando Stefano si trova a Bruxelles per il compleanno del caffè letterario belga “La Piola”. Gli amici, durante quei giorni, assecondano la sua “voglia di calcio”, portandolo allo stadio a vedere una partita della “Royale Union”. Ed è amore a prima vista.

E chissà che il prossimo anno, quando la squadra tornerà a giocare le gare casalinghe nell’impianto “Joseph Marien”, Jhonson Righeira non decida di donare loro un nuovo inno, magari dal sapore della dance anni ’80, che fa tanto nostalgia e, allo stesso tempo, sa tanto di genuinità.

Una genuinità che nel calcio italiano si è persa da tempo. Purtroppo.

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