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Siap Torino: Tav, ordine pubblico e profughi, la polizia scientifica è al tracollo

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

"Quella che era una eccellenza della Polizia torinese sta affondando sotto i colpi delle emergenze e di una gestione quanto meno opinabile" - dichiara Pietro DI LORENZO, Segretario Generale Provinciale del SIAP, sindacato maggiormente rappresentativo della Polizia di Stato - "Tav, ordine pubblico e la marea di profughi arrivati in questa provincia dal mese di luglio hanno svilito le peculiari caratteristiche di un settore tecnico-scientifico punta di diamante dell'intera Polizia di Stato".

"La Polizia Scientifica di Torino, ricca di professionalità specialistiche, è sempre stata esempio ed eccellenza in Italia per la qualità del lavoro svolto in un ambito importante e particolare" - continua DI LORENZO - "Tutto questo, soprattutto negli ultimi anni, solo e soltanto grazie al sacrificio degli operatori che hanno affrontato le nuove esigenze operative legate a TAV e ordine pubblico sopperendo al continuo calo di personale" .

"Il personale, però, ora è stanco e demotivato. A fronte di un aumento del lavoro, che in alcuni settori ha raggiunto il 100%, i dipendenti sono diminuiti complessivamente del 20% " - insiste DI LORENZO - "Le competenze non trovano più spazio nel settore di appartenenza e non vi è più alcuna speranza di immaginare una continuità di turnazioni e ambiti di impiego mentre, di contro, aumentano impegni, carichi di lavoro e rischi sanitari in riferimento alle carenza logistiche in cui procedono alle operazioni di competenza in ambito immigrazione".
"A tal proposito il colpo di grazia è stato dato dall'emergenza profughi legati a Mare Nostrum che, sommata alla trattazione ordinaria dei richiedenti asilo, si è concretizzata nel foto segnalamento di circa un migliaio di persone negli ultimi due mesi" - continua DI LORENZO -"Operazione che, in presenza di grandi numeri, si è dovuta svolgere anche presso lo sportello unico dell'Immigrazione di Corso Verona, in una situazione logistica e ambientale inidonea per l'areazione insufficiente in locali dove transitano già circa 600 utenti al giorno. Ciò ha comportato e comporta lo stravolgimento continuo dei turni di servizio di tutto il personale che deve tralasciare, ormai da tempo, la specifica attività per essere impiegato su quel versante a discapito dell'attività di investigazione e analisi tecnico-scientifica".

"E' davvero difficile fare la sintesi di una situazione sempre più difficile e insopportabile per i colleghi che hanno la sensazione di essere abbandonati in balia dell'emergenza di giornata" - conclude DI LORENZO - "Per questo abbiamo chiesto ieri al Dipartimento della P.S. l'invio di una ispezione ministeriale che accerti sul posto la gravità di una situazione che temiamo sia frutto, oltre che della carenza di personale, anche di una gestione poco attenta ai criteri di trasparenza, equità e rotazione. In attesa di urgenti provvedimenti siamo pronti a organizzare proteste che blocchino l'attività che viene svolta violando norme contrattuali e igienico-sanitarie ".

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