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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute

Vaiolo delle scimmie in Piemonte: per ora il vaccino preventivo non serve

In tutto 23 casi fino ad oggi

Vaiolo delle scimmie e naturalmente covid. Sono questi i temi principali affrontati ieri, lunedì 8 agosto, in presenza del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dell'assessore alla Sanità, Luigi Icardi, nel corso della consueta riunione settimanale del Dirmei.

Vaiolo delle scimmie, 23 casi fino ad ora

Uno dei temi 'caldi' è stato proprio quello del vaccino per il vaiolo delle scimmie. Il Piemonte, non avendo registrato fino ad oggi un elevato numero di casi - in tutto sono stati 23, di cui 17 importati da altri territori -, non rientra tra le prime quattro regioni a cui il Ministero della Salute ha inviato i vaccini a scopo preventivo.

Il Dirmei ha comunque già individuato l’iter per essere pronto a partire con le somministrazioni, attraverso la rete regionale dei centri per le malattie a trasmissione sessuale, nel caso in cui da Roma venissero rese disponibili dosi anche per il Piemonte.

Covid, il Piemonte tra le regioni con i dati migliori

A proposito di coronavirus invece, la nostra regione continua ad avere dati tra i migliori in Italia sia per contagio che ospedalizzazioni e questo premia la campagna vaccinale piemontese e gli sforzi fatti per avvicinarsi all’autunno garantendo la sicurezza di ogni cittadino.

Si è parlato anche di quarta dose: il Piemonte, con oltre 300 mila somministrazioni già eseguite sulle platee autorizzate e che hanno maturato i requisiti, permane in testa alla classifica nazionale sul secondo booster. Tra i vaccinati, sul territorio regionale, ci sono anche circa un centinaio di turisti che hanno approfittato del loro periodo di vacanza in Piemonte per ricevere la quarta dose. E' infatti possibile per i turisti vaccinarsi, recandosi ad accesso diretto presso uno degli hub consultabili sul sito della Regione, con la documentazione necessaria.

Infine, è stato fatto il punto sul cronoprogramma per l’attuazione dell’accordo che riguarda i fondi per le RSA e l’adeguamento Istat delle tariffe. La delibera di recepimento dell’accordo è pronta e sarà assunta dalla Giunta il 7 settembre subito dopo la riunione già convocata per quel giorno della Conferenza Permanente Regione - Autonomie Locali che deve fornire un parere. Il provvedimento sarà quindi operativo formalmente da inizio settembre, ma con un valore retroattivo dal 1 gennaio sulla quota sanitaria che garantirà il beneficio per le RSA anche sui mesi passati del 2022.

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