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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Trapianto di cuore in tempi record alle Molinette di Torino: il paziente era in lista d’attesa da 2 ore

Organo arrivato dalla Transilvania, regione della Romania a 1.400km di distanza. Spiegano dalla Città della Salute: "Non era mai successo che un paziente attendesse un trapianto di cuore per sole due ore e che si trapiantasse un organo proveniente da così lontano"

 All'ospedale Molinette di Torino è stato salvato un uomo con un cuore arrivato dalla Transilvania (a 1.400km di distanza) grazie ad un trapianto record. Nei giorni scorsi il paziente, tenuto in vita attraverso un dispositivo di circolazione extracorporea (Ecmo), è stato salvato grazie al trapianto record dopo solo due ore dall’inserimento in lista di attesa. A ricevere il prezioso dono è stato un uomo di 41 anni, trasferito dall’ospedale San Martino di Genova, che soffriva di una grave miocardiopatia fulminante che aveva dato i primi segnali all’inizio di agosto. 

 Dopo neanche due ore dall’arrivo del paziente alla Città della Salute, è arrivata la segnalazione della disponibilità del cuore di un donatore di 29 anni deceduto per emorragia cerebrale in Transilvania in Romania. Dopo un’accurata valutazione della documentazione clinica e degli aspetti organizzativi relativi a una donazione ad oltre 1.400 km di distanza, l’organo è stato accettato dal Centro di Torino per il paziente ligure in emergenza di trapianto. 

Grazie alla perfetta organizzazione da parte del Coordinamento Regionale Trapianti del Piemonte (diretto dal professor Antonio Amoroso) e del Centro Nazionale Trapianti di Roma (diretto dal dottor Massimo Cardillo), un’équipe della Cardiochirurgia delle Molinette è partita per il prelievo di cuore in tarda serata con un volo dedicato. Alle due di notte è stata confermata l’idoneità dell’organo per il trapianto e il paziente è stato trasferito immediatamente in sala operatoria per l’intervento chirurgico.

Spiegano dalla Città della Salute: “Il trapianto è stato effettuato con successo dal professor Massimo Boffini, con l’aiuto della dottoressa Erika Simonato e degli anestesisti dottor Carlo Burzio e Matteo Giunta, ed è durato oltre otto ore. Il cuore donato ha ricominciato a battere nel nuovo torace dopo circa quattro ore e mezza dal suo prelievo dal donatore. Attualmente il paziente è ricoverato in Cardio-Rianimazione delle Molinette con una funzione cardiaca ottima e a breve potrà essere trasferito in reparto. Non era mai successo che un paziente attendesse un trapianto di cuore per sole due ore e che si trapiantasse un organo proveniente da così lontano. Tutto ciò si è potuto verificare grazie alla generosità che sta alla base di ogni donazione (e che, evidentemente, va oltre i confini nazionali), alla perfetta collaborazione tra le diverse organizzazioni nazionali di trapianto e alla capacità ed all'impegno dei singoli Centri di trapianto cardiaco (come quello diretto dal professor Rinaldi) di affrontare nuove sfide”.
 

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