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Salute

Covid Piemonte: per i non vaccinati il rischio di finire in terapia intensiva è 11 volte più alto  

I dati del contagio da coronavirus della settimana tra il 29 gennaio e il 4 febbraio

Sta continuando la fase discendente della curva del contagio nell’ambito della quarta ondata di covid. Lo affermano gli epidemiologi della Regione Piemonte che continuano ad analizzare i dati del contagio: tra il 29 gennaio e il 4 febbraio 2022 i casi positivi sono stati lo 0,7% tra gli oltre 3,5 milioni di vaccinati con il ciclo primario completo (con la doppia dose o il monodose nel caso di chi ha ricevuto Johnson&Johnson) o immunizzati naturalmente perché contagiati da meno di 6 mesi; una percentuale cinque volte più alta pari al 3,7% tra coloro che non si sono ancora vaccinati o che solo di recente hanno fatto la prima dose (642mila persone sull’intera popolazione piemontese con più di 5 anni d’età attualmente vaccinabile).

Inoltre, secondo i dati diffusi dalla Regione Piemonte, i ricoveri in terapia intensiva sono stati 11,4 su 100mila tra i non vaccinati e 1 su 100mila tra i vaccinati o guariti da meno di 6 mesi. Infine la mortalità nell’ultima settimana ha riguardato persone con più di 40 anni e i decessi sono stati 15,7 su 100mila tra i non vaccinati over40 contro 2,8 su 100mila tra quelli vaccinati o guariti. "Significa che i non vaccinati hanno un rischio circa 11 volte più grande di finire in terapia intensiva e circa 6 volte maggiore, dopo i 40 anni, di morire a causa del covid", concludono dalla Regione.

Da Today: per i non vaccinati la mortalità è 25 volte più alta rispetto a chi ha fatto il booster

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