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Giovedì, 18 Aprile 2024
Salute

Miracolo al Regina Margherita, salvato neonato con intervento in endoscopia: è la prima volta al mondo

Il piccolo di tre mesi era affetto da rarissimo mielomeningocele nasale

Un neonato di tre mesi con una malformazione rara che gli causava la discesa di una parte del cervello nel naso è stato operato con successo presso l'ospedale Infantile Regina Margherita di Torino. Si tratta del primo caso al mondo di intervento in endoscopia su un paziente così giovane affetto da mielomeningocele nasale, una condizione che impedisce la chiusura della base del cranio e che può provocare meningite e problemi respiratori. L'operazione è stata necessaria perché il bambino non riusciva a respirare bene e rischiava di soffocare. La tecnica endoscopica ha permesso di rimuovere la porzione di cervello in eccesso senza aprire il cranio e con minori complicazioni rispetto alla chirurgia tradizionale.

Il programma iniziale sarebbe stato quello di farlo crescere fino almeno agli 8 mesi per poi operarlo come da letteratura medica, ma le condizioni respiratorie del bambino sono andate via via peggiorando, finché, arrivati al terzo mese di vita, si è deciso di intervenire: diversamente, il piccolo sarebbe andato incontro a un blocco totale della respirazione e avrebbe dovuto poi essere sottoposto a un intervento di tracheostomia per poter respirare. 

In seguito ad alcuni colloqui con i neonatologi, pur non essendoci in letteratura medica alcun precedente a livello mondiale di interventi di questo tipo eseguiti prima del sesto mese di età, si è deciso di procedere con un intervento in endoscopia.  Dopo aver spiegato ai genitori la problematica del bambino e la possibilità di eseguire un intervento per via endoscopica, essi hanno accettato e il piccolo è stato operato con un intervento tecnicamente difficilissimo dal dottor Paolo Tavormina (responsabile della di Otorinolaringoiatria pediatrica dell'ospedale Regina Margherita), unitamente alla dottoressa Federica Peradotto, sua collaboratrice, e al dottor Paolo Pacca, aiuto della divisione di Neurochirurgia pediatrica (diretta dalla dottoressa Paola Peretta).

I chirurghi del Dipartimento di Patologia e Cura del Bambino "Regina Margherita" (diretto dalla professoressa Franca Fagioli) sono entrati attraverso il nasino del neonato con fibre ottiche (di diametro di 2,7mm) che hanno permesso di poter monitorare in video quanto accadeva all'interno nel punto cruciale per poi operare con microstrumenti, che hanno permesso di chiudere, tramite la mucosa stessa del paziente, il foro alla base del cranio. L'intervento ha avuto esito positivo.  Oggi il piccolo sta bene e presenta uno sviluppo psico intellettivo assolutamente normale.
 

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