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Salute

Donna incinta rischia di perdere la vista, i medici gliela salvano e la fanno anche partorire

Tumore benigno nella scatola cranica

Nella serata di ieri, giovedì 4 febbraio 2021, all'ospedale Molinette è stata fatta partorire con un taglio cesareo una donna alla 35esima settimana di gravidanza durante un intervento neurochirurgico in urgenza per un adenoma ipofisario sanguinante al centro della scatola cranica che le stava facendo perdere la vista. La neonata, Beatrice di due chili e 185 grammi, è stata salvata e la sua mamma potrà anche vederla.

La paziente era ricoverata da qualche giorno presso il reparto di ostetricia ospedaliera 3 dell'ospedale Sant’Anna per un repentino calo della vista. Le indagini radiologiche avevano mostrato l'adenoma ipofisario sanguinante, un piccolo tumore benigno che stava comprimendo così i nervi ottici. Nonostante le cure mediche, il danno visivo era peggiorato nel giro di poche ore.

La decisione di sottoporre urgentemente la paziente a intervento neurochirurgico e contestuale parto cesareo è stata presa dal dottor Francesco Zenga, neurochirurgo responsabile della neocostituita struttura chirurgia del basicranio e ipofisaria del dipartimento di Neuroscienze (diretto dal dottor Vincenzo Villari) e dalla professoressa Silvia Grottoli, specialista della endocrinologia (diretta dal professor Ezio Ghigo). I due medici si sono confrontati con i ginecologi dell'ostetricia ospedaliera 3 dell'ospedale Sant'Anna per prendere la delicata decisione.

Per questo motivo nel giro di pochissime ore il blocco operatorio della neurochirurgia della Molinette (diretto dal professor Diego Garbossa) si è trasformato in una sala polivalente per permettere il parto cesareo, l’assistenza intensiva del nascituro e l’intervento neurochirurgico. La paziente è stata prima sottoposta a taglio cesareo dal dottor Paolo Cortese (direttore facente funzione della ginecologia e ostetricia 3) e dalla dottoressa Valeria Accortanzo con l’anestesista dottoressa Evelina Gollo (Direttore della Anestesia e Rianimazione 4 del Sant’Anna).

Non appena partorita con successo, la piccola è stata affidata al neonatologo dottor Mauro Vivalda della terapia intensiva neonatale (diretta dal dottor Daniele Farina), che ne ha valutato le ottime condizioni di salute, nonostante il parto prematuro e l’anestesia generale a cui era stata sottoposta la giovane mamma per affrontare gli interventi. Appena concluso il parto, la dottoressa Eliana Tinetti, anestesista dell'anestesia e rianimazione 2 delle Molinette (diretta dal dottor Roberto Balagna), ha proseguito la sedazione e preparato la paziente per l’intervento neurochirurgico.

Sempre nello stesso blocco operatorio e con una tecnica mini-invasiva endoscopica attraverso il naso, il dottor Zenga ed il professor Giancarlo Pecorari dell'otorinolaringoiatria (diretta dal professor Roberto Albera) hanno rimosso completamente il tumore sanguinante che, comprimendo i nervi ottici, stava causando la cecità della paziente. La mamma ora sta bene e dopo neppure 48 ore potrà tornare al Sant’Anna per abbracciare (e soprattutto vedere) la piccola Beatrice.

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