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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Il Parco della Salute è una priorità, le istituzioni: "L'obiettivo è aggiudicare i lavori entro il 2022"

Sarà uno dei più importanti e strategici poli in Italia per la cura, la formazione e la ricerca clinica e biomedica

Il Parco della Salute e della Scienza di Torino, che sorgerà nell'area ex Avio-Oval, è una priorità. Su questo sono d'accordo le istituzioni del territorio che lavoreranno unite per la sua realizzazione. L'obiettivo da rispettare ora è quello di aggiudicare i lavori entro il 2022: questo è ciò che è emerso dalla riunione della cabina di monitoraggio di cui fanno parte Regione Piemonte, Prefettura e Comune di Torino insieme ad Aou Città della Salute, Università e Politecnico di Torino.

Quattro i temi condivisi, a cominciare dall'importanza di proseguire con la realizzazione del progetto attuale. Nel nuovo Parco confluiranno Molinette, Cto - quest’ultimo insieme all’Unità Spinale parte dell’azienda sanitaria e fisicamente in continuità con la sua sede attuale - e Sant'Anna, mentre l' ospedale infantile Regina Margherita diventerà azienda sanitaria autonoma. Una decisione deliberata dalla Regione nel gennaio del 2020 e già recepita in sede di gara come unica modifica al progetto originario.

Abbassare i livelli di ospedalizzazione

I posti letto e in generale l’offerta di cura sul territorio sonno stati un altro tema affrontato. Le istituzioni concordano sul voler assicurare a Torino e ai suoi cittadini un adeguato numero di posti letto per le patologie ad alta intensità che richiedono ospedalizzazione. Un tema questo che, dopo due anni di pandemia segnati dal bisogno costante di posti letto per garantire il diritto alla cura di ogni cittadino e delle criticità determinate dall’assenza di una adeguata rete di medicina territoriale, le istituzioni sanno di non poter ignorare.

Sarà necessario quindi potenziare la rete della medicina di territorio attraverso l’integrazione, con il lavoro quotidiano dei medici di famiglia e le opportunità date dalla telemedicina e dalla tecnologia, per la presa in carico delle patologie a bassa intensità di cura. Abbassare, dove è possibile il livello di ospedalizzazione - che in Piemonte sono tra i più alti d'Italia - è un altro degli obiettivi da non tralasciare. 

Nuovi spazi per la formazione

Tra le priorità anche la valorizzazione dell'ingresso nel Parco della Salute del mondo imprenditoriale, accanto a quello universitario, anche attraverso l'opportunità di individuare nuovi spazi da utilizzare, incluse le Arcate Ex Moi per la formazione innovativa. Sui rincari di materie prime ed energia il Piemonte proporrà un emendamento nazionale per adeguare i costi delle gare d’appalto. Anche in questo caso sarà consolidato il gruppo di lavoro creato dalle diverse istituzioni per predisporre un progetto integrato degli spazi associati alle diverse funzioni del Parco, anche con il supporto di esperti in project management.

Aggiudicare i lavori entro quest'anno

Infine, è stato esaminata la necessità di garantire la gara d’appalto e l’avvio del cantiere di fronte all’eccezionale rincaro delle materie prime e dei costi dell’energia, provocati anche dalla guerra in Ucraina. Ad oggi sono in corso i lavori di bonifica dell’area avviati a fine settembre 2021 e, in base al cronoprogramma, la commissione di gara procederà alla valutazione dei progetti definitivi e delle relative offerte in autunno per giungere all’individuazione del vincitore entro la fine del 2022.

Su questo aspetto Regione e Città della Salute hanno avviato da settimane un confronto con l’Anac, perché la situazione internazionale e le conseguenze sui costi di qualsiasi cantiere, imprevedibili quando la gara è stata avviata, rappresentano per tutti una forte criticità. Ciò che il Piemonte chiede è un meccanismo di riequilibrio analogo a quello che il Governo ha già approvato per le gare d’appalto lanciate a partire da fine gennaio di quest’anno, ma non previsto al momento per quelle che erano già in corso. Si è condivisa la volontà di proporre su questo tema un emendamento nazionale che, con il supporto dei parlamentari piemontesi, consenta con una clausola di salvaguardia di tener conto delle variazioni sui costi intercorsi dopo la pubblicazione di un bando di gara, senza necessità di indirne uno nuovo.

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