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Venerdì, 29 Marzo 2024
Salute

In Piemonte il 28% delle persone tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso e il 10% è obeso

Quasi quattro persone su dieci sono in sovrappeso o obese

Quella che l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito “la patologia del terzo millennio” è stata alla base di un incontro “Obesità, la patologia del terzo millennio” svoltosi a Palazzo Lascaris, sede del consiglio Regionale del Piemonte, nel corso del quale esperti e specialisti hanno condiviso informazioni, dati e tendenze. Le stime di OMS prevedono che entro il 2025 circa 167 milioni di persone saranno in sovrappeso. Tra le conclusioni emerse: oltre il 46 per cento degli adulti e il 26,3 per cento tra bambini e adolescenti italiani è in eccesso di peso. L’obesità è una sfida irrisolta di salute pubblica, troppo spesso sottovalutata e ignorata da adulti e genitori. È diffusa una percezione errata di se stessi e si fatica a riconoscere la malattia: l’11,1 per cento degli adulti con obesità e il 54,6 per cento degli adulti in sovrappeso ritiene di essere normo peso, lo stesso accade tra i genitori di bambini in sovrappeso o obesi, dove il 40,3 per cento ritiene i propri figli sotto-normo peso. 

I dati emersi:

In Piemonte, secondo i dati 2020/2021 del sistema di sorveglianza PASSI (Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia), il 28% delle persone di età compresa tra i 18 e i 69 anni è in sovrappeso e il 10% è obeso, complessivamente quindi quasi quattro persone su dieci sono in eccesso ponderale. Si osserva inoltre, un’alta coincidenza tra percezione del proprio peso e l’indice di massa corporea negli obesi (87%) e nei normopeso (83%). Invece tra le persone in sovrappeso il 47% ritiene il proprio peso giusto. Emerge una diversa percezione del proprio peso per sesso: tra le donne in sovrappeso il 31% considera il proprio peso più o meno giusto rispetto al 57% degli uomini, tra quelle obese il 7% considera il proprio peso più o meno giusto rispetto al 14% degli uomini.

In Italia le persone in eccesso di peso sono più di 25 milioni. Di questi, 6 milioni sono soggetti obesi, corrispondenti al 12% dell’intera popolazione. È quanto emerge dai dati raccolti nel 4° Italian Barometer Obesity Report, realizzato da IBDO Foundation in collaborazione con Istat, Coresearch e Bhave. Anche tra i bambini e gli adolescenti le percentuali, seppur inferiori, preoccupano gli esperti: il 26,3% dei minori italiani tra i 3 e i 17 anni, ovvero 2 milioni e 200mila persone, presentano problemi di peso. Le differenze di genere ci sono, ma tra gli adulti sono poco evidenziate: tra i maggiorenni le donne mostrano un tasso di obesità leggermente inferiore (11,1%) rispetto agli uomini (12,9%). Più marcata la differenza tra bambini e adolescenti: dove il 23,2% delle femmine è in eccesso di peso rispetto al 29,2% dei maschi.

Cosa fare

Tra gli obiettivi dell’incontro, organizzato su suggestione della quarta commissione sanità, in particolare del presidente Alessandro Stecco e dei vicepresidenti Andrea Cane e Domenico Rossi, in collaborazione con gli Stati generali della prevenzione e del benessere quello di fare il punto su come, concretamente, il sistema sanitario, le amministrazioni, le associazioni e i cittadini stiano lavorando per la prevenzione e presa in carico di tutte quelle patologie legate al sovrappeso.

"Anche le istituzioni sono chiamate a compiere sforzi per prevenire la patologia del terzo millennio, affrontando i fattori strutturali dell'obesità, intensificando le campagne di educazione alimentare, promuovendo l'attività fisica, sensibilizzando i più piccoli attraverso interventi a scuola e agendo nelle zone e negli ambienti più a rischio, senza trascurare l’importanza di fornire agli operatori sanitari tutti gli strumenti necessari”, ha dichiarato Stefano Allasia, presidente del Consiglio regionale del Piemonte.

"Il Piemonte dispone della rete delle Strutture di dietetica e nutrizione clinica che integra le attività a livello ospedaliero, ambulatoriale e domiciliare - affermano il presidente Alberto Cirio e l'assessore alla Sanità Luigi Icardi - un modello organizzativo che si sta rivelando utile per un approccio multidisciplinare, con un'ampia gamma di interventi coordinati ai differenti livelli delle patologie. L'obesità è un fattore di rischio per la salute che peggiora la qualità della vita e concorre all'insorgere di malattie croniche e di patologie anche importanti. Nella maggior parte dei casi le cause sono da ricercare negli stili di vita: da una parte un’alimentazione ipercalorica e dall’altra l’inattività fisica. Fondamentale è agire sul fronte della prevenzione, favorendo l'adozione di comportamenti corretti, a partire dall'età scolastica per proseguire in tutte le fasi della vita”.

In Italia sovrappeso 46% adulti e 26% ragazzi, più al Sud e Isole

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