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Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute Chieri

La Nefrologia di Chieri al top per i pazienti emodializzati: usato per la prima volta il catetere Ellipsys

In stretta collaborazione con la Città della Salute di Torino

La struttura complessa di Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale Maggiore di Chieri e dell’Asl To5 ha utilizzato per la prima volta in Piemonte il catetere endovascolare Ellipsys per la creazione di due fistole arterovenose su due pazienti, affetti da insufficienza renale avanzata e sottoposte ad emodialisi. La procedura è stata eseguita con successo e senza complicanze dai radiologi interventisti dell'Aou Città della Salute e della Scienza di Torino Dott. Andrea Mancini e Dott. Andrea Discalzi (direttore Prof. Paolo Fonio) coadiuvati dall'anestesista Dott. Stefano Skurzak del servizio diretto dal Dott. Roberto Balagna.

Un intervento delicato e alternativo alla chirurgia tradizionale

Nelle scorse settimane, presso la Nefrologia di Chieri, il direttore della struttura e dott.Gianluca Leonardi, coadiuvato dal Dott. Vincenzo Pellicano, ha posto l'indicazione alla procedura identificando, tra i circa 200 pazienti seguiti in dialisi, due persone - di 45 e 81 anni - idonee per caratteristiche cliniche e anatomiche. Il delicato intervento è stato quindi organizzato ed eseguito presso la Radiologia Interventistica dell’Aou Città della Salute di Torino ed ha permesso di creare una comunicazione tra arteria e vena (fistola artero venosa) nel braccio dei due pazienti senza l’utilizzo del bisturi. Un'alternativa alla tecnica chirurgica tradizionale. 

Le fistole così create consentiranno alle due persone di pulire il loro sangue attraverso la dialisi, sostituendo la mancante funzione depurativa dei reni ammalati. “Sono molto soddisfatto per l’esito della procedura che consente, in pazienti selezionati e idonei, un'opzione alternativa a quella chirurgica nella difficile e importante gestione dell'accesso vascolare senza il quale la dialisi non potrebbe essere condotta – ha dichiarato Leonardi -. Inoltre con questa tecnica si evita la formazione di cicatrici cutanee sulla sede dell’intervento che risulta essere meno traumatico e con minore sofferenza per il paziente garantendo una fase di recupero più breve".

La nuova tecnica è appena stata introdotta in Italia

Tecnicamente l’intervento sfrutta vene e arterie raggiungendo il sito interessato in modo più efficace rispetto agli interventi di chirurgia tradizionale.  La tecnica endovascolare con il catetere Ellipsys, registrata in Europa nel 2016, è stata introdotta sul mercato italiano dal 2022 e vanta più di 3.000 procedure a livello mondiale. In Italia erano stati precedentemente realizzati una decina di interventi con questa modalità distribuiti presso i centri di Modica, Firenze e Como. La tecnica si affianca ad un altro innovativo sistema endovascolare per il confezionamento di fistole artero venose, recentemente adottato presso altri centri nefrologici, implementando il ventaglio di opzioni percorribili nella cura dei pazienti nefropatici.

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