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Salute

A Torino arriva MyPeBS, lo screening mammario personalizzato: già 1500 donne hanno aderito

Altre 5mila saranno coinvolte tramite il programma 'Prevenzione Serena'. 

A Torino arriva MyPeBS, lo screening mammografico personalizzato a cui già quasi 1500 donne torinesi hanno aderito. La Città della Salute Torino partecipa così a 'My Personal Breast cancer Screening', finanziato dalla Commissione Europea che ha come obiettivo quello di valutare l’efficacia di uno screening mammografico basato sulla stima del rischio individuale che ogni donna ha di sviluppare un tumore mammario. Consiste quindi in uno screening più intensivo nei casi di rischio alto e meno intensivo per i rischi bassi, aumentando le possibilità di diagnosi precoce nelle donne ad alto rischio e riducendo il numero di accertamenti - e quindi anche di possibili effetti negativi - nelle donne a basso rischio.

Questo approccio verrà confrontato con l’approccio standard attualmente proposto cioè di uguale intensità di screening per tutte le donne. In particolare, MyPeBS mira a verificare che lo screening personalizzato sul rischio non sia meno efficace dello screening standard nella capacità di ridurre l’incidenza di tumori allo stadio II o superiore; sia anche più efficace dello screening standard in termini di riduzione dell’incidenza di tumori allo stadio II o superiore; sia ugualmente o più costo-efficace dello screening standard e più accettato dalle donne, avendo come risultato un aumento dell’adesione e della copertura delle fasce più svantaggiate.

"Le donne non sono tutte uguali"

“Le donne non sono tutte uguali - commenta la sperimentatrice principale per Torino, dottoressa Livia Giordano, responsabile della Struttura di Epidemiologia e Screening (CPO Piemonte) della Città della Salute  - Il rischio di ogni donna di ammalarsi di tumore al seno varia in base a molti fattori, legati alla salute riproduttiva ed ormonale, alla storia familiare, alla densità mammografica e alla presenza o meno di alcuni polimorfismi genetici collegati al rischio di carcinoma mammario. Per questo la ricerca si sta muovendo in direzione di uno screening più ‘tagliato su misura’ rispetto al modello ‘taglia unica’ che si basa solo sull’età per invitare le donne allo screening”.

Continua il dottor Alfonso Frigerio, responsabile della Senologia di Screening della Città della Salute e del Centro di Riferimento Regionale per lo screening mammografico: “I progressi compiuti nella conoscenza della biologia del tumore, nei modelli statistici di valutazione del rischio e nelle tecniche di imagin, ci permettono oggi di sperimentare l’estensione a tutte le donne di quell’approccio personalizzato che attualmente viene utilizzato solo nelle pazienti ad alto rischio e che può permettere di stabilire l’intervallo e gli eventuali esami aggiuntivi più appropriati per ciascuna donna” .

5000 donne saranno coinvolte tramite 'Prevenzione Serena'

Dopo un’intervista approfondita sulla propria storia di salute e riproduttiva, le donne che accettano di partecipare vengono poi assegnate con criterio casuale a uno dei due gruppi di studio:

  • il gruppo sperimentale, a cui viene chiesto di lasciare un campione di saliva per l’analisi del DNA e che riceverà una stima del rischio personale di sviluppare un tumore mammario; questa stima del rischio servirà per modulare l’intervallo più appropriato di screening per ciascuna donna nei successivi 4 anni (durata dello studio);
  • il gruppo di controllo, che nei 4 anni successivi continuerà a fare lo screening secondo lo standard attuale e sarà seguito dai ricercatori attraverso la piattaforma online dello studio.

MyPeBS è il più grande trial attualmente in corso sulla personalizzazione dello screening mammografico e mira a reclutare 85.000 donne nei Paesi partecipanti, di cui 5.000 saranno arruolate a Torino all’interno del programma 'Prevenzione Serena'. Al termine dello studio il consorzio dei ricercatori MyPeBS produrrà delle importanti considerazioni se e come implementare uno screening mammografico personalizzato in Europa.

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