rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Salute Chieri

I pazienti di Ematologia di Chieri saranno dirottati sull'IRCCS di Candiolo: mancano i medici

Magliano (Moderati): "Non si privino i cittadini di questo punto di riferimento sul territorio"

Mentre per accedere agli studi di Medicina bisogna ancora passare attraverso il test di ammissione, i medici nella realtà scarseggiano e le difficoltà per i pazienti aumentano. Dopo le dimissioni e i pensionamenti nell'Asl To5, la carenza di personale si fa sentire e chi necessita cure in Ematologia all'ospedale Maggiore di Chieri, verrà dirottato al centro IRCCS di Candiolo. Una mancanza che rischia davvero di creare problemi sul territorio - per via soprattutto delle distanze geografiche - e che va a incidere sull'efficienza dei servizi.

"Un reparto di Ematologia non è mai esistito"

Vero è, come hanno chiarito la stessa Asl To 5 e l'assessore alla Sanità regionale Luigi Icardi, che l'ospedale Maggiore di Chieri non ha mai avuto un reparto specifico di Ematologia, nè tantomeno non è mai esistita nessuna struttura dedicata. Negli ultimi anni, unicamente grazie alla presenza occasionale nell'organico di uno o due medici specializzati anche in Ematologia, è stata svolta esclusivamente un’attività ambulatoriale nell'ambito delle attività proprie della struttura complessa di Medicina generale dell'ospedale.

Nell'ambito del riavvio e della riorganizzazione delle attività dei Dipartimenti di Area Medica e di Emergenza nella fase post-pandemica, l’Asl, con un preventivo accordo anche con la Rete oncologica piemontese e con la Città della Salute e della Scienza, ha ritenuto opportuno puntare sul qualificato riferimento dell'IRCCS di Candiolo, resosi disponibile a garantire la presa in carico e la continuità di cure adeguata per 44 pazienti sul totale dei 200 complessivamente in carico presso la Struttura complessa di Medicina di Chieri.Attualmente, dunque, restano circa 150 i pazienti attualmente seguiti in Asl To5.

Territorio mal servito: distanze geografiche eccessive

Ma il problema esiste, inutile nascondersi dietro un dito. I residenti tra la collina di Torino e il Carmagnolese non possono più contare su un polo attivo a pieno regime, com'era stato fino all'impatto del Covid. 

"La questione si riassume in poche parole - spiega Silvio Magliano consigliere regionale (Moderati) - : il territorio di Chieri e, in gran parte, di Carmagnola non può prescindere dalle funzioni di Ematologia svolte, fino alla pandemia a pieno regime, dall'Ospedale Maggiore di Chieri.  L'unico criterio è, per noi, il diritto alla salute e alle cure dei cittadini: diritto che sarebbe, se non negato, quantomeno ostacolato da uno spostamento della funzione a Candiolo, polo che peraltro rappresenta un'eccellenza a livello nazionale e oltre". 

E prosegue: "Il punto è infatti relativo alla mera distanza geografica e alla difficoltà di raggiungere una zona servita in maniera oggettivamente non ottimale in termini di trasporti. Chiederò di audire al più presto in Commissione Sanità i dirigenti dell'Asl To5 e dell'Ospedale, nella convinzione che certe decisioni strategiche, che hanno un impatto forte sui cittadini e sulla loro salute, debbano essere condivise e concordate con i territori coinvolti.Ci sono spazi e modi per trovare una soluzione. Ci importano poco le sottigliezze di forma e le questioni di nomenclatura: servizio o funzione che sia, non si privino i cittadini di questo punto di riferimento sul territorio chierese".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

I pazienti di Ematologia di Chieri saranno dirottati sull'IRCCS di Candiolo: mancano i medici

TorinoToday è in caricamento