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Salute Centro / Via Filippo Juvarra, 19

All'Ospedale Oftalmico apre il nuovo ambulatorio rivolto alle donne, vittime di mutilazioni genitali

Un problema che riguarda anche le giovani che vivono nel nostro Paese

Apre oggi, martedì 30 novembre, presso l'ospedale Oftalmico di Torino, il nuovo ambulatorio dedicato alle donne, vittime di mutilazioni genitali. Un problema che colpisce giovani donne migranti, anche bambine che, pur vivendo nel nostro territorio, sono spesso a rischio di esservi sottoposte quando tornano nel loro Paese di origine, in visita ai parenti. In via Juvarra dunque aprirà uno spazio, il martedì dalle 8.30 alle 16.30, a cura del dottor Luca Bello, specialista in ginecologia e ostetricia, presso il Centro Multidisciplinare per la Salute Sessuale diretto dalla dottoressa Anna Lucchini. L’ambulatorio MGF prevede la presenza di un medico ginecologo, di un medico legale e di un’ostetrica che, in collaborazione con medici, psicologi, infermieri e mediatori culturali, già presenti presso il Ce.Mu.S.S. fornirà assistenza di alto livello nella prevenzione, cura ed educazione alla salute sessuale in senso globale. 

L’obiettivo è inoltre l’implementazione di una rete di collegamento fra il territorio ed i punti nascita, per poter assistere la donna vittima di MGF nella sua vita sessuale e familiare, nel pre e post parto e durante il travaglio, nonché il tramite fra la donna e il servizio di assistenza sociale e psicologico per il contrasto delle pratiche mutilatorie nelle nuove nate. È quindi indispensabile che gli operatori sanitari siano preparati a gestire le pazienti e le
complicanze connesse a queste pratiche e che diventino parte attiva nella definizione di strategie di assistenza e prevenzione.

Tra le attività erogate nel nuovo ambulatorio il counselling pre e post inizio attività sessuale in donna portatrice di MGF; indicazione dei metodi contraccettivi idonei; individuazione dei soggetti da inviare alla chirurgia riparativa delle MGF; individuazione dei soggetti con problematiche genitali/sessuali correlate alle MGF; presa in carico della donna in gravidanza portatrice di MGF; educazione allo screening dei tumori femminili ed eventuale vaccinazione HPV per le donne che lo richiedono

“Solo un approccio terapeutico multidisciplinare, inquadrato nelle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e del sistema normativo internazionale, permetterà la tutela della donna e la promozione di un atteggiamento preventivo privo di pregiudizi e resistenze culturali – afferma il dott. Luca Bello, Responsabile dell’Ambulatorio MGF (Mutilazioni Genitali Femminili) dell’ASL Città di Torino - Le Mutilazioni Genitali Femminili sono un ambito sanitario complesso, sia per la difficoltà di una corretta diagnosi, sia per la difficoltà di relazione medico-paziente con donne che spesso provengono da situazioni personali difficili e da contesti sociali differenti da quello locale, sia per la mancanza di personale adeguatamente addestrato per il trattamento dei casi chirurgici”.


 

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