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Nuova Ztl: arriverà il ticket d’ingresso tarato su emissioni e tempo

Chi lavora in centro avrà un abbonamento

Nel forum realizzato nella redazione di Repubblica la sindaca Chiara Appendino, insieme all’assessora ai Trasporti Maria Lapietra, ha fatto chiarezza sulla Ztl al via da gennaio 2019 cercando di spiegare i motivi della nuova impostazione della mobilità cittadina “ferma” alla programmazione degli anni Novanta. Sul motivo del cambio di rotta Appendino ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è aumentare l’appeal delle attività commerciali e non complicare la vita di chi qui lavora o ci abita, bensì semplificarla”.

Calcoli basati su numeri reali, osservazioni e dati che si incrociano. Da qui parte la rivoluzione della Ztl che deve andare di pari passo con le tematiche ambientali disincentivando l’uso di mezzi inquinanti e rilanciando il trasporto pubblico - in nome della sostenibilità di tutta la città - precisa la sindaca che sostiene che il centro città non debba essere un “corridoio” di attraversamento. "La Ztl – ha affermato Lapietra - viene fatta per il centro, perché da lì passano tutti e serve a cambiare le modalità di trasporto dei cittadini. Sappiamo già che la preoccupazione che riguarda la ridistribuzione del traffico non è fondata. I dati ci dicono che anche solo con le modalità attuali, che limitano l’accesso per 3 ore, dalle 7.30 alle 10.30, il traffico si è ridotto del 30 per cento in centro e solo il 6 per cento di queste auto si è spalmato nelle vie appena esterne. La fascia più critica è quella del mattino, ovvero quella in cui già oggi è in vigore la limitazione".

Se la Ztl va riformata, alla domanda “Come funzionerà l’accesso al centro?” Appendino ha risposto: "Il modello che abbiamo in mente si basa su studi tecnici. Abbiamo fatto incontri con i residenti, le scuole, i tassisti, i commercianti e chi si occupa del trasporto delle merci e continueremo a farli. Dobbiamo ancora vedere i dettagli ma il progetto è definito”. Lapietra ha aggiunto: "Chi entrerà in Ztl pagherà un ticket d’ingresso e non dovrà pagare la sosta per un lasso di tempo che stiamo valutando. Il costo sarà personalizzato anche in base alle reali emissioni dei veicoli, in modo che chi inquina di più paghi di più". 

Permessi, cosa cambierà

Risponde Lapietra
"Chi ha un garage ha il permesso, i residenti hanno il permesso, chi lavora avrà un abbonamento, diversamente da quanto accade oggi. Abbiamo già iniziato a parlare con Telepass che è molto diffuso. Il 70 per cento dei torinesi ha l’apparecchio installato in auto, sarà più semplice pagare perché sarà tutto automatico, e chi non ha il Telepass, potrà usare i parcometri, i voucher e le applicazioni che consentono di pagare la sosta. Non solo, chi entra avrà il parcheggio “incluso” e sarà quindi incentivato a lasciare la macchina nei sotterranei o comunque non in modo irregolare. Anche il decoro della città ne avrà giovamento. Abbiamo già in mente una fase 2, che prevedrà la registrazione dei veicoli anche in uscita. A quel punto il centro sarà analogo a un grande parcheggio e chi ci passa pagherà a consumo in base al tempo in cui vi è rimasto".
 
 
 

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