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Politica San Donato / Via Antonio Vagnone, 15

Torino, fa discutere il nuovo housing sociale: "Inquilini non compatibili con il contesto urbano"

L'interpellanza al sindaco del consigliere Carlo Emanuele Morando

Fa discutere il nuovo social housing di via Vagnone a Torino, tanto da far arrivare sul tavolo del sindaco un'interpellanza. A presentarlo Carlo Emanuele Morando, consigliere della quarta circoscrizione in quota Lega: "Le preoccupazioni dei residenti sono molte e legittime", dice, "dal contesto architettonico alla riduzione di posti auto, dai possibili inquilini agli elementi nocivi emersi dallo scavo. Come Lega pensiamo che questa struttura si sarebbe potuta realizzare recuperando un fabbricato già esistente, senza crearne uno ex novo modificando profondamente una porzione di quartiere".

Morando nella sua interpellanza spiega che all'altezza del civico 15 di via Vagnone + in costruzione un immobile di 5 piani che verrà utilizzato per residenze temporanee di inclusione sociale. La decisione di edificare su quel pezzo di terreno è arrivata dopo che le "indagini geologiche e ambientali hanno riscontrato un superamento delle concentrazioni di contaminazione del nichel e dello zinco associato ad idrocarburi policiclici aromatici, che di fatto comportano l’inabitabilità dell’area", spiega Morando. 

Da qui la decisione di creare un housing sociale, decisione che viene contestata da Morando per diversi motivi: il nuovo edificio striderebbe con lo stile architettonico del quartiere, porrebbe alcuni palazzi in zona d'ombra, i lavori potrebbero creare danni agli edifici circostanti e si va a cementificare ulteriormente il quartiere. Non solo però, perché per il consigliere leghista un altro aspetto critico è proprio quello legato alle persone che dovranno vivere quello stabile. 

Un housing sociale, è risaputo, è destinato alle persone fragili della popolazione che, secondo Morando, potrebbero "risultare difficilmente compatibili con il contesto urbano": lì ci sono un istituto scolastico e un pensionato. Preoccupazione, scrive nell'nterpellanza, che sarebbe stata ammessa anche dalla vice sindaca Favaro durante una commissione del 17 maggio scorso. 

Preoccupazioni che arriveranno sulla scrivania del sindaco e degli assessori competenti.

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