Il sindaco va a Barriera di Milano, ma monta la polemica: "Venga la sera, tra spacciatori e tossici"

"Caro sindaco, questa è la reale situazione che vive Barriera di Milano: spacciatori e tossici, e sono solo le 21.30. È inutile venire qui il pomeriggio per dirci che va tutto bene. I cittadini torinesi non si sentono sicuri nelle loro abitazioni, case e quartiere", a dirlo è Domenico Garcea, consigliere comunale di Forza Italia, che provocatoriamente ha passato la serata di ieri sera, martedì 24 maggio, in via Montanaro angolo corso Palermo. 

La stessa piazza nella quale era stato poche ore prima il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, con l'obiettivo di fare sentire la propria vicinanza alla popolazione residente. "Oggi ho preso il tram 4 da via XX Settembre in direzione nord. Ho parlato con tanti cittadini: studenti, pensionati e cittadini di origine straniera. Tutti chiedono più sicurezza, trasporti più frequenti e quartieri meno degradati. E condivido le richieste", ha scritto il sindaco sulla sua pagina facebook. 

Il sindaco ha poi continuato scrivendo che "la presenza delle istituzioni deve manifestarsi nelle azioni ma anche con la presenza fisica, sul territorio. La rigenerazione urbana, il lavoro di ricucitura sociale non produce effetti immediati ma lo abbiamo avviato. E l’amministrazione vuole affermare  la propria presenza". 

Immagini e parole che hanno scatenato la pronta reazione di Garcea che poche ore dopo si è presentato nella stessa piazza: "I torinesi non si sentono sicuri. Lei non faccia propaganda politica il pomeriggio, ma venga la sera a vedere realmente la situazione. Degrado e spaccio continuo in mezzo alle strade", ha continuato il consigliere comunale di Forza Italia. 

"Non basta passaggiare al pomeriggio e stringere le mani chiedendo ai cittadini e commercianti se si sentono sicuri nelle piazze che lei definisce 'complesse'", ha concluso Garcea, "Queste piazze non sono complesse, sono degradate. I commercianti e i residenti sono stanchi delle solite passeggiate pomeridiane (prima Fassino, poi Appendino e adesso Lorusso). Vogliamo fatti concreti". Da qui la richiesta di presidi fissi delle forze dell'ordine per tutto l'arco della giornata.