Torna a farsi prepotente la possibilità che i residenti di Vanchiglia decidano di portare in tribunale l’amministrazione comunale di Torino a causa della mala movida. La parola causa è stata pronunciata al termine di una riunione che si è tenuta in Comune alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo e degli assessori Carlotta Salerno, Paolo Chiavarino e Gianna Pentenero. 

L’incontro tra amministrazione e delegati del comitato di quartiere è durato circa due ore durante le quali il Comune ha ribadito lo sforzo che sta facendo per risolvere il problema sin dal giorno successivo al proprio insediamento. La questione però è complessa e ha origini lontane, e una soluzione strutturale non può essere trovata in tempi brevi.

Tra le iniziative già messe in campo dal Comune c’è l’ordinanza che vieta l’asporto di bevande alcoliche in vetro e lattina dopo le 21 di sera, ma ci sono anche altre vie come l’apertura di punti verdi dislocati per la città che possano essere utili a far defluire gli assembramenti; la riapertura dei Murazzi; e la concessione alle discoteche di rimanere aperte fino alle 5:30 del mattino.

Una risposta che, per un motivo o per l’altro, non ha convinto i residenti di Vanchiglia che non si sono detti soddisfatti, i tempi per mettere in campo il piano previsto dal Comune infatti sarebbero troppo lunghi e la pazienza è agli sgoccioli. È per questo che se entro l’estate non ci sarà una soluzione concreta al problema per i cittadini tornerà prepotentemente la possibilità di portare in tribunale la Città seguendo l’esempio dei residenti di San Salvario, che lo hanno fatto e che sono stati risarciti. Sarebbero una cinquantina i residenti che potrebbero aderire all’azione legale.

A muoversi già in questa direzione sono stati 34 residenti di piazza Santa Giulia che hanno già fatto causa al Comune.