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Il Piemonte verso i test di gravidanza non invasivi gratuiti: sì all'articolato

Oggi le donne che intendono effettuare questo tipo di indagini prenatali devono pagarle

Il Piemonte vuole inserire il test prenatale non invasivo (Nipt test) gratuito "innovando l'offerta dei test di screening erogati dalla Regione alla luce dell’evoluzione delle nuove tecnologie mediche e genetiche e a migliorare la qualità della vita delle partorienti attraverso il ricorso a prestazioni più evolute, sicure e precoci”. La proposta di legge, presentata dalla prima firmataria Sara Zambaia (Lega), è stata votata favorevolmente nei suoi primi 10 articoli, dalla Commissione Sanità.

Un semplice prelievo di sangue

In particolare, il provvedimento prevede di stanziare 320 mila euro per il 2023 e 300 mila per il 2024, per normare con legge i percorsi di accesso allo screening e alla diagnosi prenatale messi a disposizione dalla Regione e inserire il Non invasive prenatal test (Nipt) all’interno dell’Agenda di gravidanza fornita dai consultori a tutte le gestanti, che contiene l’elenco degli esami cui è possibile sottoporsi. È un esame fondamentale per individuare le principali trisomie presenti all’interno del feto e che non è invasivo, essendo un semplice prelievo di sangue.

Tra i temi degli emendamenti proposti dalla prima firmataria del provvedimento, la necessità di corretta informazione delle gestanti e il loro consenso a intraprendere i programmi prescelti. Attenzione agli strumenti per il controllo di qualità del percorso assistenziale che comprende il Nipt e alla revisione del profilo assistenziale previsto dall’Agenda di gravidanza. 

Accolti due emendamenti

Il testo originario è stato emendato in diversi punti dalla stessa prima firmataria, che ha anche accolto due emendamenti della minoranza, proposti da Silvio Magliano (Moderati) e Francesca Frediani (M4o-Up).

L’emendamento di Magliano è relativo alla possibilità per le Aziende ospedaliere, già prevista dal testo originario, di inserire spazi informativi nei Punti nascita sulle attività divulgative delle associazioni accreditate e specializzate nelle patologie diagnosticate dai test prenatali. Quello di Frediani (M40 – Up) prevede invece l’inserimento nel Tavolo tecnico di due specialisti tecnici di diagnostica analitica biochimica dello screening prenatale delle anomalie cromosomiche e di due biologi.

Prima di essere licenziato per l’Aula, il Disegno di legge deve ora passare al Comitato per la qualità della normazione per valutare l’inserimento della clausola valutativa e alla Commissione Bilancio per l’esame della norma finanziaria.

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