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Tav, Chiamparino: “Se il Governo si sfila, siamo pronti a farla noi”

Il Governatore vuole risposte “chiare e inequivocabili”

“Se il Governo si tira indietro, la Tav la faremo noi”. Sergio Chiamparino, il Governatore del Piemonte, dopo l’approvazione in Consiglio regionale di un ordine del giorno di Forza Italia che va proprio in questa direzione, si espone su Facebook: “Se malauguratamente il Governo dovesse bloccare la Tav, noi siamo pronti - oltre a chiedere al Consiglio Regionale una legge per attuare in tempi rapidissimi un referendum popolare in Piemonte - a lavorare con le Regioni limitrofe per prenderne in carico la realizzazione, ovviamente discutendo la quota dei 10milardi di fiscalità che ogni anno la Regione Piemonte trasferisce allo Stato". 

“Non c’é più tempo da perdere”

Il documento, il cui primo firmatario è Andrea Fluttero, è stato approvato in Consiglio regionale ed è passato con voto bipartisan, 5 Stelle esclusi. E Chiamparino a questo punto, chiede risposte “chiare e inequivocabili” sul futuro del Tav: "La risposta del Governo è inadeguata: il premier Conte ha confessato di non conoscere ancora il dossier, il ministro Toninelli ha fatto finta di non capire la fretta che gli ha messo la ministra francese Borne, Di Maio si limita al bon ton degli inviti, mentre Salvini - affonda il Governatore - dice che la Tav è l'unica opera su cui é giusto fare l'analisi costi benefici". 

E nell’aula del Consiglio ha sottolineato che “non c’è più tempo da perdere”, ribadendo il suo diritto ad essere ascoltato dal Governo. Chiamparino infatti ha ricordato di aver chiesto per iscritto, lo scorso 6 giugno, al ministro dei Trasporti Danilo Toninelli, un incontro e di non aver ricevuto alcuna risposta. “Non mi è stato risposto neppure ‘crepa’ - ha sottolineato il presidente della Regione - Non è tollerabile che ai rapporti istituzionali vengano sostituiti rapporti tutti interni ai partiti".

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