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Incendi mezzi Gtt: la Procura apre un'inchiesta. Presto una task force per il controllo dei veicoli

Quattro episodi in un mese

Dopo l'ennesimo mezzo Gtt andato a fuoco, la Procura di Torino, attraverso il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo, ha deciso di indagare accuratamente su un fenomeno che da settimane sta facendo discutere.

In Sala Rossa, "casa" della politica sabauda, alla richiesta di comunicazioni del capogruppo Pd Stefano Lo Russo, l'assessora alla Viabilità e trasporti Maria Lapietra ha annunciato la necessità di procedere a un "piano di azioni urgenti". In primis con la costituzione di una task force formata da più risorse in vari settori - collaudo dei mezzi, elettrauto e officina -, con l'assunzione di nuovi tecnici, per la ripresa urgente delle attività di manutenzione.

"Sono previsti - ha spiegato Lapietra - , interventi straordinari nel settore manutentivo con “un tagliando su tutti gli ottocento bus del parco, entro giugno 2019; il controllo visivo dei cablaggi su tutti i 260 bus di recente acquisizione entro 45 giorni e, a seguire, su tutto il parco circolante entro i settanta giorni successivi; la sostituzione dei cablaggi sui 230 bus di più recente acquisizione”.

Lapietra, pur ricordando che non esiste un trend in crescita di incidenti di questo tipo e sottolineando che nel 2018 il numero di bus rimasti in panne in città con principi di incendio è stato inferiore rispetto all’anno precedente, la situazione desta massima preoccupazione e richiede un'azione immediata. Il quadro, dal 2010 ad oggi non è roseo: le difficoltà finanziare che Gtt ha dovuto attraversare, si è inevitabilmente ripercossa sugli interventi di manutenzione con ritardi e mancanze.

Ha infatti aggiunto che sono previsti anche una serie di provvedimenti integrativi tra cui il conferimento di un incarico a un esperto esterno in tema di manutenzione e a un secondo esperto del Politecnico di Torino, sui mezzi di più recente acquisizione; la nomina di un ristretto gruppo tecnico formato da operai, capi-tecnici e rappresentanti del settore tecnico; la nomina di una Commissione interna di indagine per la verifica delle cause e delle responsabilità sui singoli episodi (degli incendi), senza escludere alcuna ipotesi. Duro tuttavia Lo Russo:

"Il suo operato non è più difendibile - ha affondato il capogruppo dem rivolgendosi a Lapietra - ; mi auguro che da oggi, fino alla votazione della mozione di sfiducia a suo carico, lei possa offrire elementi di sostegno alla sindaca Appendino nel difendere il suo operato. La sicurezza dei cittadini che viaggiano sui mezzi pubblici della Città oggi non è del tutto garantita”.

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