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Indennità dei consiglieri regionali del Piemonte, il Pd annuncia i tagli

I tagli previsti per ognuno dei 51 consiglieri è del 24% per l'indennità di carica e del 37% per l'indennità di funzione. Gariglio: "Non si tratta di cifre che cambiano il bilancio della Regione, ma dal grande significato politico"

“Non si tratta di cifre che cambiano il bilancio della Regione, ma dal grande significato politico”. Parole di Davide Gariglio, segretario regionale del Partito Democratico, nell’annuncio della proposta di taglio dell’indennità di carica e di funzione per i consiglieri regionali del Piemonte. Una manovra che permetterà un risparmio di circa due milioni di euro all’anno, una cifra che effettivamente non cambia molto per il bilancio regionale, ma che per il Pd sarebbe utile per dare un contributo ad esempio alle politiche sociali.

I tagli previsti per ognuno dei 51 consiglieri è del 24% per l’indennità di carica e del 37% per l’indennità di funzione, equivalente a un passaggio da 2.700 a 1.700 euro per il presidente del Consiglio regionale, da 1.700 a 1.000 euro per i capigruppo e da 1.200 a 750 euro per i presidenti di commissione.

L’iniziativa del Pd prevede inoltre anche un taglio per i rimborsi spese del 33% e che quindi passerebbero da 4.500 euro a 3 mila euro per ogni consigliere. Stesso discorso per i gruppi consiliari, in cui è previsto un taglio del 71%.

Capitolo vitalizi. I consiglieri regionali che in passato hanno scelto di andare in pensione a 55 anni (dallo scorso gennaio la legge esclude questa opzione) godendo dei vitalizi potrebbero dover dare un contributo di solidarietà alla Regione. Gariglio ha infatti annunciato che avanzerà la richiesta quanto prima all’associazione degli ex consiglieri.

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