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Primarie Pd, Stefano Bonaccini a Torino: "Bisogna pensare al lavoro e ai salari. Mirafiori? Un polo su cui investire"

Omaggiato il luogo dove è sepolto Primo Levi

Prima ai cancelli di Mirafiori. Poi l'incontro privato alla Sinagoga della Comunità ebraica di Torino con il presidente Dario Disegni ed il rabbino capo Ariel Finzi. E, ancora, l'omaggio al luogo dove è sepolto Primo Levi; l'incontro al Sermig per il convegno “Un PD + Popolare” e, infine, l'altro incontro pubblico all'Envi Park con i sindaci dell'area metropolitana in quota Pd.

La giornata piemontese e torinese del candidato alla segreteria nazionale del Pd, Stefano Bonaccini, era partita da Alessandria nella mattinata odierna, venerdì 27 gennaio 2023. 

"Perché abbiamo perso? Abbiamo fatto parte di diversi governi e abbiamo governato per responsabilità. Ma gli italiani hanno visto questo come un modo per rimanere aggrappati alle poltrone", ha spiegato Bonaccini all'Ansa, precisando anche che la prossima volta il Pd governerà "solamente se riuscirà a vincere le elezioni".

Bonaccini, che davanti ai cancelli di Mirafiori è stato accolto dal sindaco Stefano Lo Russo e dal presidente del Comitato Resistenza e Costituzione, Daniele Valle, che lo hanno accompagnato anche nel resto della giornata, ha spiegato come il Pd debba "pensare ai problemi del paese. Come il lavoro, il salario minimo. E sul salario, dovessi diventare segretario, darò avvio ad un'iniziativa di legge popolare per la sua introduzione. Ma dobbiamo pensare anche a lottare contro il precariato. Flat tax? Bisogna tagliare il costo del lavoro. Articolo 18? Un errore, bisogna andare oltre al Job Act". Il presidente dell'Emilia Romagna ha parlato anche delle tematiche ecologiche: "La transizione ecologica è una sfida che dobbiamo vincere tutti assieme".

E ha le idee chiare anche su Mirafiori: "Un polo d'eccellenza. Dobbiamo investire di più in futuro". Il candidato segretario ha anche toccato il tema della sanità: "Il Governo sta tagliando sulla sanità pubblica. Tutti i governatori regionali dovrebbero dire ai propri cittadini come, di questo passo, si arriverà a un punto di non ritorno, con gli italiani che andranno a stare peggio e non meglio".

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