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Stanza d'ascolto al Sant'Anna, si va avanti: il TAR boccia l'istanza di CGIL e 'Se non ora quando'

"La nostra rivoluzione delle culle procede senza tentennamenti. Avanti per la vita come scelta di libertà", così Maurizio Marrone, assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte

"La nostra rivoluzione delle culle procede senza tentennamenti. Avanti per la vita come scelta di libertà", così Maurizio Marrone, assessore alle politiche sociali della Regione Piemonte, ha commentato la decisione del TAR di bocciare con ordinanza l’istanza cautelare presentata da CGIL e 'Se non ora quando' contro la convenzione per la stanza dell’ascolto sottoscritta dal Movimento per la Vita con l’Ospedale Sant’Anna di Torino. 

"La nostra rivoluzione delle culle procede senza tentennamenti e con ancora maggior entusiasmo per questa ennesima importante vittoria. Avanti per la natalità, sempre a sostegno della vita come scelta di libertà", è il commento di Marrone che poi in una nota

"La finalità della Stanza dell'ascolto", si legge nella nota di Marrone, "è di fornire supporto e ascolto a donne gestanti che ne abbiano necessità, nell’ambito di un più generale percorso di sostegno durante e dopo la gravidanza alle donne che vivono il momento con difficoltà e che potrebbero quindi prendere in considerazione la scelta dell’interruzione di gravidanza o che addirittura si sentono costrette a ricorrervi per mancanza di aiuti".

"Per noi la decisione del TAR è una buona notizia: ci permetterà di argomentare per esteso le nostre preoccupazioni circa ciò che consideriamo una 'grave intromissione di associazioni private nella libera scelta delle donne'", è il commento di Cgil e 'Se non ora quando', "Il TAR inoltre non ha riconosciuto l’urgenza perché, semplicemente, 'la stanza' non è mai stata operativa. Inoltre, davanti al Giudice, la Città della Salute ha confermato di non ratificare la determina con cui la Convenzione è stata sottoscritta. Attendiamo con fiducia l’esito della discussione di merito quando il TAR convocherà l’udienza. Intanto, con soddisfazione, possiamo dire che, almeno per il momento, la Legge 194 in Piemonte è salva".

Come funziona la stanza dell'ascolto

Le donne che si rivolgeranno all'ospedale Sant'Anna potranno essere informate del servizio di ascolto direttamente dal personale sanitario della struttura o potranno contattare direttamente i volontari attraverso il numero verde e la chat Sos Vita. "Individuate le criticità nel colloquio, si potranno fornire ascolto, vicinanza e aiuti concreti, materiali ed economici, potendo anche contare sulla rete dei Centri dislocati in tutto il Piemonte, sul fondo 'Vita Nascente' della Regione Piemonte (che consente il rimborso di spese legate alla gravidanza e ai primi anni di vita del bambino) e su progetti economici messi a disposizione dal Movimento per la Vita, come il 'Progetto Gemma'", conclude la nota della Regione Piemonte.

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