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Il grillino Davide Bono restituisce 115mila euro al Consiglio regionale

I soldi restituiti facevano parte dei fondi utilizzabili per il "funzionamento del Gruppo" ed erano stati risparmiati durante la scorsa legislatura

Le indagini su rimborsopoli sono lontane dagli onori della cronaca (per il momento) e a riportare in auge l'argomento ci pensa il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Davide Bono. L'ex candidato alla presidenza della Regione Piemonte ha ufficialmente chiuso il conto del suo gruppo consiliare, aperto nel 2010 in Banca Etica, e ha restituito alla Tesoreria del Consiglio regionale oltre 115mila euro.

I soldi restituiti erano stati risparmiati durante la scorsa legislatura. Erano fondi utilizzabili per il "funzionamento del Gruppo", quelli che sarebbero stati utilizzati da alcuni consiglieri ora indagati nello scandalo dei rimborsi facili.

"Questi soldi erano erogati ai gruppi per attività strettamente istituzionali - dice Bono -, ma la maggior parte dei gruppi consiliari li ha usati per rimborsarsi pranzi e cene, anche non di lavoro, comprarsi vestiti e profumi di lusso, vacanze, biglietti di partite di calcio fino ai più fantasiosi rimborsi: un tosaerba, sondaggi telefonici all'azienda di partito, campanacci per mucche e videogiochi. Il Gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle - ha concluso - ne ha fatto un uso oculato come sancito dalla Procura della Repubblica di Torino, tant'è che ha risparmiato ben 115mila euro e li ha restituiti".

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