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Politica Pozzostrada / Corso Filippo Brunelleschi

Torino, una corona di fiori davanti al CPR per Moussa Balde: si uccise lì nel 2021

L'iniziativa di Sinistra Ecologista che chiede di non aprire mai più la struttura

Due anni fa, il 23 maggio del 2021, Moussa Balde, un ragazzo guineano di 22 anni si toglieva la vita all'interno del CPR di corso Brunelleschi a Torino. Ieri - martedì 23 maggio - in occasione dei due anni dalla morte del ragazzo Sinistra Ecologista ha organizzato un momento per ricordarlo e per ribadire la propria posizione sul Centro di Permanenza per il Rimpatrio. 

"Balde si tolse la vita mentre era rinchiuso in isolamento nel CPR di Torino dopo essere stato vittima di un pestaggio di matrice razzista a Ventimiglia, ed è attualmente in corso il processo contro gli autori dell'aggressione", ricorda l'assessore alle Politiche Sociali, Jacopo Rosatelli, "Moussa Balde si è ucciso per disperazione, vittima di un sistema che rappresenta una sospensione dei diritti, con un trattamento peggiore di quello riservato alle persone detenute in carcere, a partire dall'assenza di un'adeguata assistenza sanitaria e dell'abuso di somministrazione di psicofarmaci".

"Il CPR è chiuso da marzo, a seguito della sollevazione dei trattenuti, e noi chiediamo che non riapra più", spiegano Alice Ravinale e Sara Diena, di Sinistra Ecologista, "È la posizione ufficialmente assunta dal Consiglio Comunale di Torino, con un atto approvato a larga maggioranza nel mese di marzo. È ora di smetterla di investire denaro pubblico su un non-luogo che rappresenta una ferita per la nostra città e per lo stato di diritto, in cui la dignità di migliaia persone è stata mortificata per l'abbietta ragione di non essere in regola con i documenti e in cui hanno trovato la morte due giovani uomini: Moussa Balde e Fasal Hossain, morto nel 2019 per arresto cardiaco per cause mai chiarite dopo venti giorni di isolamento punitivo".

"Il Governo ha approvato l'apertura di un CPR in ogni regione italiana: è una decisione scellerata, i CPR sono un esercizio di crudeltà istituzionale inammissibile, sono tre mesi di libertà e di vita sottratti a cittadini stranieri per il solo fatto di essere stranieri, con un tasso di rimpatri bassissimo, e vanno chiusi immediatamente", continuano le due consigliere rosso-verdi Sara Diena e Alice Ravinale. "La morte di Moussa Balde ce lo deve ricordare, oggi come in ogni altro giorno. A oggi non ci sono notizie certe sull'ipotesi di riaprire il CPR di corso Brunelleschi da parte del Ministero per noi sarebbe un'occasione sprecata nel modo più ottuso, anche per pensare a una nuova destinazione di quel luogo, per esempio per aumentare il verde o i servizi essenziali della città a partire proprio dall’accoglienza e dai servizi destinati alle persone migranti, visto che la Questura ha appena chiesto al Comune la disponibilità di locali per l'ufficio immigrazione".

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