Torino, Lo Russo non basta: c'è chi vuole il 'Sindaco delle nuove generazioni'

Stefano Lo Russo evidentemente non basta, ed ecco che sovente si sente parlare di altre figure che possano affrontare temi specifici che l'amministrazione deve risolvere. Un esempio su tutti è quello del 'sindaco della notte' che dovrebbe governare in futuro tutto ciò che concerne la gestione della movida. 

Un ulteriore passo in avanti in questa direzione ha tentato di farlo Pino Iannò, consigliere comunale di minoranza in quota Torino Libero Pensiero, che ha avanzato la richiesta di istituire il 'sindaco delle nuove generazioni'. L'obiettivo? Dare spazio ai giovani garantendo loro la piena partecipazione alla vita culturale, economica e sociale di Torino.

"È necessario favorire la partecipazione alla vita amministrativa delle giovani generazioni, per valorizzare e far emergere il contributo che possono offrire, attraverso una nuova figura il 'sindaco delle nuove generazioni'", ha detto Iannò che sul tema ha anche presentato una mozione che è stata bocciata dal consiglio comunale, "Peccato che la maggioranza abbia respinto questa proposta quando si parla tanto di movida e di problematiche giovanili".

Iannò prevedeva l'istituzione di un nuovo ruolo rivolto ai giovani dai 15 ai 35 anni, individuato attraverso un bando, con un profilo di articolate competenze trasversali. Un compito da svolgere attraverso la possibilità di istituire una Consulta delle nuove generazioni, al fine di favorire ulteriormente la partecipazione delle stesse alla vita culturale, sociale ed amministrativa della Città. 

Un modo, secondo Iannò, per formulare proposte nell’ambito delle politiche giovanili, alimentare cultura giovanile e promuovere la rielaborazione delle problematiche per il territorio.