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Martedì, 19 Marzo 2024
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Contro il crocifisso in Comune non mangia da 13 giorni: continua la battaglia di Silvio Viale

E intanto è pronto ad annunciare il suo partito

C'è chi lo chiama 'dottor morte' perché paladino della libertà di scelta delle donne in tema di aborto e chi invece lo definisce un 'politico bizzarro' per via dei suoi modi e delle battaglie che decide di portare avanti. Silvio Viale, radicale di vecchia data, di tutto questo però non se ne cura e va avanti nelle sue battaglie. L'ultima in ordine di tempo - anche se storicamente datata visto che la prima volta che la trattò fu trent'anni fa - è quella per la rimozione del crocifisso dalla Sala Rossa. 

La Sala Rossa, per chi non lo sapesse, è l'aula dedicata all'interno di Palazzo Civico al consiglio comunale. Là dentro, vicino alla porta che oltrepassa il sindaco ogni volta che vi entra dentro, c'è un crocifisso che Viale in questa legislatura ha rimosso per qualche giorno come atto dimostrativo e che adesso chiede che venga ufficialmente staccato dalla parete. Al momento l'unico risultato che ha ottenuto è il fatto che la Sala Rossa venga chiusa a chiave quando non ci sono le sedute. Cosa che prima non accadeva. 

Tredici giorni fa però la sua protesta laica per la rimozione del crocifisso dall'aula del consiglio comunale è passata a un livello successivo. Il giorno infatti in cui la conferenza dei capigruppo del Comune di Torino ha sconvocato l'audizione sul tema dei rappresentanti della Chiesa cittadina, Viale ha deciso di iniziare lo sciopero della fame. Da tredici giorni - domani quattordici - Silvio Viale non mangia, ma beve soltanto. 

"Sto bene", scrive su facebook, "Del resto il mio obiettivo non è stare male, ma accompagnare le vicende in consiglio comunale come offerta di riflessione dei Consiglieri Comunali sul loro rifiuto di audizione della Curia. Dopo la perdita di peso dei primi giorni il calo è più lento, non vado di corpo da alcuni giorni, mentre urino regolarmente. Bevo molto, più del solito, trasgredendo con una birra equivalente al cappuccino". 

Viale si nutre di liquidi e consuma al posto dei pranzi un cappuccino, concedendosi di sostituirlo ogni tanto con una birra. "Siamo in attesa della programmazione dell’audizione del Comitato Interfedi, dopo la quale valuterò se e come proseguire", conclude il suo post. Nata come una provocazione, la battaglia di Viale sta effettivamente facendo emergere alcune contraddizioni del centrosinistra torinese. 

Lui intanto domani - lunedì 29 maggio - annuncerà in Comune a Torino la sua nuova lista politica. Si chiamerà 'Lista Viale'. 

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