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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Politica

Silvio Magliano: "Danni all'ex Moi, amministrazione immobile"

Danni all’ex-Moi occupato: negare l’evidenza di spese e devastazioni significa accettare che a pagare sia la Città. Amministrazione immobile

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

L’Assessore Passoni oggi ha finalmente risposto alla mia interpellanza sulla situazione all’ex-Moi, citando dati palesemente incompleti e, di fatto, raccontando l’impotenza e l’inazione della Città. Non intervenire, invece, significa accettare l’idea che i danni aumenteranno e che alla fine a pagare saranno i cittadini: intanto, oltre alle bollette alle stelle, le spese per il ripristino dei locali saranno altissime e i rischi per le persone, tanto occupanti quanto inquilini del condominio, sono elevatissimi

Secondo l'Assessore Passoni, che questa mattina, dopo vari rimpalli tra Sindaco, Vice Sindaco e Assessori, ha finalmente risposto alla mia interpellanza sull’ex-Moi, occupato da marzo scorso, fino ad ora il Fondo Città di Torino ha sostenuto spese per 10mila euro di utenze. Non sono valutabili i danni all'immobile perché al momento è stato ritenuto inopportuno entrare nei locali. La vicenda è di tale portata per ragioni di ordine pubblico e tutela della sicurezza che, secondo l’Assessore, qualsiasi decisione compete al Tavolo Prefettizio o al Ministro dell'Interno, ma non è al momento in carico alla città di entrare nel merito della questione.

A me risulta, invece, grazie all'amministratore del condominio che ormai non sa più che cosa fare, a furia di esposti, lettere e denunce, che in realtà l'ammontare delle utenze è ben superiore, oltre 30mila euro a trimestre tra acqua ed energia elettrica, più i danni alla struttura che costeranno alla Città una cifra attualmente incalcolabile e che ovviamente, quando questa situazione sarà risolta, su qualcuno dovrà ben ricadere. Temo che, alla fine, ricadrà sulla Città e, quindi, sui torinesi. A oggi mi risulta, inoltre, che nello stabile sia in corso un'epidemia di pulci, con gravi rischi per gli altri occupanti delle palazzine, abusivi e non. Nell’ex-Moi, inoltre, ha sede una residenza universitaria che è pronta a rescindere il contratto con la Città perché i giovani e le famiglie sono preoccupati. La verità è che abbiamo deciso tutti insieme di abbandonare i cittadini che vivono lì intorno, facendo di quella palazzina una zona franca, in cui tutto può succedere senza controllo, perfino che gli occupanti utilizzino le vasche dell'acqua potabile per fare il bagno o irrigare orti urbani abusivi. A questi timori si deve aggiungere quello per potenziali incidenti causati dalle centrali elettriche completamente sventrate e dall’acqua che fluisce liberamente dalle tubature spaccate: una situazione di degrado che già qualche mese fa era inaccettabile, ora veramente non so immaginare a che livello sia giunto. Sono sconcertato da questa risposta, assurda nella sua impotenza: in verità non possiamo entrare in uno stabile nostro per vedere che cosa succede e per controllare i danni. La verità è che alla fine di questi danni dovrà rispondere la proprietà, cioè i cittadini.

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