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Sigillo civico a otto ex consiglieri partigiani in Sala Rossa

Sigillo a Giovanni Alasia, Sante Bajardi, Gastone Cottino, Achille Galvagno, Giulio Poli, Filiberto Rossi, Bruno Segre e Renato Valente da Giancarlo Quagliotti, presidente del sodalizio che lega gli ex consiglieri torinesi e dallo storico Aldo Agosti

In Sala Rossa quest'oggi si è svolta la cerimonia di consegna del Sigillo civico a otto ex partigiani che hanno ricoperto il mandato di consigliere comunale, i soli oggi sopravvissuti tra gli oltre un centinaio. L'iniziativa ha voluto essere una testimonianza dell’apprezzamento della Città per il lungo e fattivo impegno politico e democratico svolto dai consiglieri comunali che hanno partecipato alla Resistenza contro il nazifascismo.

Presenti nella sala dove si svolge solitamente il Consiglio comunale il sindaco Piero Fassino, il docente emerito dell’Università di Torino Aldo Agosti, il presidente dell’Associazione ex consiglieri Giancarlo Quagliotti e alcuni degli insigniti dell’onorificenza civica.

Ecco chi sono gli otto ex partigiani a cui è stato consegnato il Sigillo civico: Gianni Alasia, classe 1927, in Sala Rossa dal 1960 al 1964 con il Partito socialista italiano e dal 1993 al 1997 con Rifondazione comunista; Sante Bajardi, nato nel 1926, consigliere per il Partito comunista italiano dal 1985 al 1992; Gastone Cottino, 1925, indipendente eletto con il Pci tra il 1985 e il 1990; Achille Galvagno, nato nel 1928 e consigliere nel 1993-1997 con la lista dei Verdi; Giulio Poli, classe 1925, consigliere del Partito comunista italiano tra il 1985 e il 1990; Filiberto Rossi, 1928, in Sala Rossa con il Pci dal 1969 al 1985; Bruno Segre, il decano del gruppo (nato nel 1918), consigliere per il Partito socialista italiano nel 1975-1980, incarcerato per “disfattismo” già nel 1942. Renato Valente, classe 1923, tra i banchi della Sala Rossa con la Democrazia Cristiana tra il 1960 e il 1985.

“L’incontro di oggi – ha detto il sindaco Fasssino- è stato promosso per celebrare un capitolo importante della storia della nostra città e del Paese e sottolineare, nell’anniversario del 25 aprile, trascorso da pochi giorni, il ricordo della scelta inequivocabile degli italiani di abbattere per sempre la tracotanza del totalitarismo e riconquistare i diritti civili negati dal fascismo”.

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