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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica Sant'Ambrogio di Torino

Rogo alla Sacra di San Michele, Chiamparino: "Abbiamo i fondi per far fronte al danno"

Bonifiche in corso

"Abbiamo corso un bel rischio ma grazie all'intervento di pompieri e delle forze dell'ordine, i danni sembrano circoscritti. Ora faremo verifiche più approfondite". Ha commentato così il presidente della Regione Sergio Chiamparino che insieme all'assessora alla Cultura Antonella Parigi, si è recato in sopralluogo alla Sacra di San Michele dopo l'incendio di mercoledì 24 gennaio che ne ha distrutto il tetto. Fortunatamente le fiamme, dopo la ricognizione dei carabinieri che stanno indagando sulle cause del rogo, non hanno danneggiato parti di interesse storico e artistico.

La scintilla potrebbe essere stata provocata da un cortocircuito in un’area già oggetto di un intervento di ristrutturazione.

"In ogni caso - ha aggiunto Chiamparino - ho accertato insieme all'assessore al Bilancio Aldo Reschigna, risorse nei fondi europei che sono abbondantemente capienti per far fronte al danno. Come Regione stiamo cercando le modalità migliori per valorizzare questo bene straordinario che è anche il simbolo del Piemonte".

I danni non sono ancora quantificabili economicamente e al momento sono in corso le operazioni di bonifica per evitare che il legno bruciato, apparentemente spento, possa nascondere ancora delle braci accese che potrebbero riprendere vita.  Il monastero, costruito prima dell'anno Mille e dove vivono tre frati rosminiani che per fortuna non sono rimasti feriti nell'incendio, ha ispirato nel 1980 Umberto Eco per il suo romanzo, "Il nome della Rosa".  Nel 2016 il museo del complesso monumentale abbaziale è stato visitato da oltre 100.000 persone. La Sacra di San Michele è stata candidata lo scorso marzo a diventare patrimonio dell'Unesco

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