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Olimpiadi, Chiamparino: "Spero ci sia uno spiraglio almeno per le valli"

Il governatore del Veneto apre al Piemonte

La partita a cinque cerchi non è chiusa per il presidente della Regione, Sergio Chiamparino. L'esclusione di Torino dalla candidatura olimpica per il 2026 ha lasciato le istituzioni torinesi con l'amaro in bocca, tuttavia il governatore del Piemonte auspica a una possibilità affinchè Torino o almeno le sue valli, possano essere ancora coinvolte:

"Nonostante tutto continuo a pensare che qualche spiraglio per coinvolgere il Piemonte nell’organizzazione delle Olimpiadi invernali del 2026 possa ancora esserci - ha dichiarato in aula a margine della seduta del Consiglio regionale - e sono convinto che la sua candidatura sia la migliore per la qualità complessiva degli impianti e per l’esperienza di quanto realizzato nel 2006”.

Dopo aver ricostruito i punti salienti della vicenda che hanno portato all’esclusione del capoluogo sabaudo nell'organizzazione dei Giochi, Chiamparino ha osservato che “questa vicenda dimostra in modo lampante che l'attuale Governo è fatto da un partito forte con la testa a Nord Est e da un partito minoritario che in testa come pensiero dominate ha la decrescita e non la crescita”.

Intanto ieri, mercoledì 2 ottobre, il governatore del Veneto Luca Zaia, nel ringraziare il sottosegretario Giorgetti per "aver dipanato il bandolo della matassa", ha aperto una porta a Torino: "Il Governo ha dato il proprio sostegno politico a questa candidatura. Sono stato sempre un inguaribile ottimista e un tifoso del tridente per cui finchè c'è tempo, per quanto mi riguarda, la finestra e la porta per Torino sono sempre aperte".

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