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Sei consiglieri nella stessa casa a Sambuco per rimborsi più alti

La "palazzina incriminata" non avrebbe nemmeno tutti i confort necessari per essere considerata un luogo da abitare stabilmente. Eppure sei consiglieri hanno la residenza nel cuneese, cosa che gli permette di prendere il rimborso più alto

Diversi consiglieri, provinciali e circoscrizionali di Torino, avrebbero la residenza nello stesso indirizzo a Sambuco, un comune nel cuneese, distante abbastanza dal capoluogo per prendere il rimborso più alto previsto per gli spostamenti per partecipare ai Consigli. E' questa l'ultima scoperta della Procura nell'ambito di una delle indagini sui costi della politica piemontese.

La palazzina di Sambuco in questione, oltretutto, non avrebbe nemmeno tutti i confort necessari per essere considerata un luogo da abitare stabilmente. Invece da quanto risulta sono diversi gli amministratori ad abitarci quotidianamente.

Nel fascicolo aperto dalla Procura di Torino si ipotizza il reato di truffa. Per il momento non ci sono persone indagate, ma su tutti si fa un nome attorno a cui tutto ruoterebbe. E' un consigliere provinciale della Lega Padana Piemont, e vedrebbe fra i comprimari alcuni consiglieri di circoscrizioni: anche loro, infatti, hanno diritto ai rimborsi. In particolare questi ultimi apparterrebbero a Forza Toro e No Euro.

La questione delle residenze fittizie, cambiate per ottenere un rimborso "di trasferta" maggiore, era stato sollevato in Sala Rossa dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle e in Regione da Italia dei Valori. Per il momento il controllo delle residenze riguarda solo i consiglieri provinciali e di circoscrizione, ma non è escluso che si estenda anche ai gruppi consiliari in Regione.

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