San Mauro, caos nel Pd. Lazzarini: "Espulso dal partito per vendetta"
L'ex segretario del circolo di San Mauro: "Solo gli aderenti alla lista civica Alternativa Democratica sono stati espulsi, verso chi ha deciso di candidarsi con altre liste non è stato preso alcun provvedimento"
Rudy Lazzarini, del Partito Democratico di San Mauro Torinese, è stato espulso dal partito insieme a un nutrito gruppo di colleghi. E' lui stesso a raccontare la dinamica dei fatti dal suo punto di vista: "Il 31 agosto io e un buon numero di ex dirigenti locali e militanti del PD che durante le elezioni comunali abbiamo dato vita alla lista civica Alternativa Democratica ci siamo visti recapitare via mail una comunicazione a firma del Comitato di Garanzia del PD della provincia di Torino in cui veniva disposta la nostra espulsione dal partito"
La sorpresa è stata tanta: "La cosa mi ha lasciato alquanto sorpreso - dice Lazzarini - visto che mai ci era stato comunicato dal partito l’avvio di un provvedimento del genere e mai il Comitato di Garanzia ci ha invitati a verificare e o fornire spiegazioni in merito a quanto ci viene addebitato. Le mie perplessità aumentano quando scopro che solo gli aderenti alla lista civica Alternativa Democratica sono stati espulsi, mentre verso chi per esempio ha deciso di candidarsi con altre liste non è stato preso alcun provvedimento. Ho richiesto immediatamente di poter incontrare i Garanti per poter visionare la documentazione, e sto attendendo, in realtà poco fiducioso, una risposta".
"E' un atto di rivalsa, una vendetta - aggiunge - della componente Colurcio-Vallino nei confronti del gruppo dirigente che fino a pochi mesi fa ha “fatto” il PD a San Mauro, e dimostra tutta la debolezza di un partito ridotto ai minimi termini e pieno di contraddizioni (1865 voti di lista contro 2099 presi come Ulivo cinque anni fa), Dallolio ha vinto le elezioni, sicuramente sfruttando l’ondata di indignazione nazionale verso il centrodestra berlusconiano, ma anche grazie ai suoi modi di fare, alla sua capacità di ascoltare, è riuscito in qualche modo a recuperare rispetto alla scarsa credibilità che la vecchia guardia rimasta nel PD (Colurcio, Vallino, Del Sonno e Gilardi) ha di fronte ai cittadini"
"Noi dirigenti espulsi abbiamo fino all’ultimo chiesto che venisse rispettato lo Statuto del PD decidendo attraverso le elezioni primarie il candidato migliore per la coalizione di centrosinistra, Dallolio avrebbe potuto parteciparvi come ha fatto Fassino a Torino, cercammo fino alla fine di tenere unito il PD, ne è dimostrazione l’ultimo documento prodotto per tentare un ampliamento del centrosinistra che avrebbe permesso di vincere addirittura al 1° turno le elezioni (allegato 1). Chi ha calpestato le decisioni dei militanti del PD sanmaurese non siamo stati certo noi, si addossi la responsabilità dell’implosione del partito chi questa responsabilità ce l’ha tutta : la Segretaria Provinciale Paola Bragantini , che siamo certi stesse lavorando già alla candidatura di Ugo Dallolio già mentre il partito si preparava alle primarie. Se la segreteria provinciale fosse stata imparziale e ci avesse comunicato per tempo la sua intenzione sono certo che il partito sarebbe rimasto unito"