Salone del libro, Fassino: "Nessun taglio per l'edizione 2016"
Il Salone di Torino è infatti un'iniziativa culturale di straordinario valore ed è interesse della città che possa mantenere la stessa qualità culturale e lo stesso successo a livello di pubblico e di editori
Nessun taglio per il Salone del Libro 2016. Lo ha sottolineato oggi il sindaco di Torino, Piero Fassino, in un intervento richiesto dal Movimento Cinque Stelle, al consiglio comunale.
Nuove preoccupazioni sui conti erano sorte nei giorni scorsi, soprattutto dopo l'ultimo scossone: il cambio al vertice della Fondazione del Libro che ha visto il ritorno del direttore Ernesto Ferrero al posto di Giulia Cogoli. "Il Salone 2016 si svolgerà con le consuete modalità - ha confermato il primo cittadino -, senza alcuna riduzione dell'offerta e della qualità.
Questo sarà un anno di transizione verso le prossime edizioni. Il Salone di Torino è infatti un'iniziativa culturale di straordinario valore ed è interesse della città che possa mantenere la stessa qualità culturale e lo stesso successo a livello di pubblico e di editori.
"Dal punto divista finanziario - ha continuato Fassino - occorre dare solidità al Salone: Il 2014 si chiude con un disavanzo di circa 600mila euro: 300mila a carico della Città di Torino, 300mila a carico della Regione Piemonte. Serviranno - ha precisato - per ricostituire con 300mila euro il fondo di riserva e per ripianare disavanzi di gestione per altri 300mila euro".
Per il 2015 è in corso inoltre un'operazione di spending review per contenere un'eventuale perdita di esercizio. La situazione finanziaria è comunque delicata: a fronte di 5 milioni di euro di debiti verso banche e fornitori, la Fondazione vanta crediti per 2 milioni di euro.
"Il Cda - ha concluso il sindaco - sta mettendo in campo strategie che prevedono l'allargamento della base societaria, cercando nuovi partner, pubblici o privati, per mettere in sicurezza il Salone a partire dall'edizione 2017".
