Cartelle esattoriali, il Comune di Torino aderisce alla rottamazione: ma solo di quelle fino al 2006

Il Comune di Torino aderisce alla rottamazione delle cartelle esattoriali fino ai 1.000 euro. Lo ha annunciato l'assessora al Bilancio, Gabriella Nardelli, specificando che la Giunta non presenterà alcuna delibera per opporsi al provvedimento del Governo. 

"La norma alla legge di bilancio ha disposto una rottamazione per tutti i carichi fino ai 1.000 euro affidati agli agenti della riscossione dal 1 gennaio del 2000 al 31 dicembre del 2015", ha spiegato Nardelli, "c'è una prima parte di violazioni tributarie, vengono cancellati gli interessi e le sanzioni, mentre per il codice della strada vengono cancellati solo gli interessi". 

Il Comune di Torino così facendo avrà un mancato introito di 525.000 euro su un totale di incasso di 5.400.000 euro di tributi. "La scelta è stata fatta, oltre che per il fatto che l'importo è contenuto, anche perché all'inizio si immaginava di inserire in questa rottamazione anche tutti i carichi affidati a Soris e gli importi erano maggiori", ha spiegato Nardelli. 

Nel dicembre scorso il Comune si era detto contrario alla rottamazione perché, come detto da Nardelli, il Governo ipotizzava di inserire anche i carichi di Soris che ammontano a 200.000.000 di euro. Rispetto dunque al totale del debito verrà stralciato solo il 9,7% dell'importo. 

Le cartelle che verranno rottamate saranno quelle relative al periodo che va dal 2000 al 2006 perché successivamente la riscossione dei crediti è stata affidata dalla Città di Torino a Soris: "Le cartelle dal 2006 in avanti vanno incassate tutte perché Soris è un concessionario e non un agente alla riscossione e la norma parla solo di agenti alla riscossione. Essendo Soris un concessionario, quindi, non si può applicare questa cancellazione". 

Il Governo non coprirà il mancato introito incassato dal Comune di Torino.