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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Bono risponde a Bresso: "Ci attacca perché ci teme, rischiano batosta"

"Partiamo dal 25% e puntiamo al 35%. Dal Pd ci attaccano gratuitamente perché hanno paura di noi, il nostro elettorato diventa sempre più forte e coeso. Gariglio? E' un non giovane come Renzi"

Domanda: "Consigliere Bono, perché Mercedes Bresso vi ha definiti 'megafono sordo'?". Risposta: "Evidentemente perché ci teme". Così inizia l'intervista con il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, desideroso di ribattere le parole che ci aveva detto la ex Governatrice del Piemonte a proposito dei grillini. Parole pesanti che non sono passate inosservate e che, secondo l'unico rappresentate del movimento di Beppe Grillo a Palazzo Lascaris, sarebbero state pronunciate solo ed esclusivamente perché oggi rappresentano uno zoccolo duro della politica e l'avvicinarsi delle elezioni regionali mette pressione.

"Mercedes Bresso non è nuova ad attacchi sia personali che al Movimento - ci dice Bono -. Solo che non ha capito che quelli fatti in generale sono insulti fatti a 9 milioni di elettori. Lei fa parte di quella casta del centrosinistra arrogante e chiusa nella sua poca storia di disastri personali. Ricordiamo che lei ha portato al dissesto finanziario la Regione Piemonte. Puntando su di lei e su Chiamparino il Partito Democratico prosegue nella scelta di conservazione, altro che rinnovamento".

A proposito di questo, ci avviciniamo alle elezioni sia europee che regionali. Davide Gariglio è stato da poco eletto segretario in Piemonte del Pd e come prima cosa ha detto di voler superare il passato. Ma questo contrasta con quanto appena affermato da lei.

Guardi, Gariglio per me è un "non giovane", un vecchio dentro. Ha anni di politica alle spalle nonostante sia solo un quarantenne, più o meno come Renzi. E' stato amministratore delegato di Gtt da giovanissimo e non si capisce ancora come abbia fatto ad avere una carica così prestigiosa. Forse qualche parentela? Anche lui comunque ci ha attaccato recentemente, questo dimostra che hanno paura e temono di poter subire una grossa batosta alle prossime elezioni.

Quattro anni fa eravate un'incognita. Oggi come vi presentate alle elezioni regionali?

Ci presentiamo forti. Penso che in questo momento l'elettorato degli altri partiti sia stanco e possano decidere in tantissimi di non andare a votare o di dare l'ultima chance a chi fino ad oggi hanno votato. Il nostro, al contrario, è un elettorato più forte e coeso. Il nostro essere diversi ci da un valore aggiunto. E abbiamo guadagnato la stima di tanti dopo che abbiamo smascherato Renzi in Parlamento su tutto quello che diceva e che poi ha fatto diversamente. Renzi è come Gariglio, un "non giovane". E' la continuazione giovanile di Letta.

A maggio si voterà per le regionali, anche se la data non è ancora ufficiale. Voi in tutti questi ricorsi che ci sono stati, da che parte vi siete schierati?

Noi siamo per la verità e per la giustizia. Quando la lista di Giovine è stata dichiarata illegittima ci è sembrato giusto che si tornasse alle elezioni. Ora a maggior ragione. Tra l'altro Cota non ha ancora ufficializzato il ritorno al voto e noi abbiamo presentato ricorso al Tar che si esprimerà il 6 marzo.

Destra e sinistra discutono se fare o meno le Primarie per il candidato Governatore della Regione. Voi non avete dubbi, le farete.

Sì assolutamente. Stiamo preparando il tutto proprio in questi giorni e caricando online i nomi dei 100 candidati che parteciperanno al voto da cui usciranno 40 nomi per il Consiglio regionale. Tra questi verrà deciso chi sarà il candidato alla Regione. Contiamo di iniziare le Primarie già lunedì prossimo (10 marzo, ndr).

Il candidato Governatore sarà chi prende più voti?

No, verrà deciso successivamente in base a conoscenze, curriculum e altri valori.

Ai nastri di partenza a giocarvela all'ultimo voto potreste essersi voi, la coalizione con in testa Chiamparino e la coalizione di destra con Pichetto. Come finisce?

Chiesto così la risposta per me sarebbe una sola. Noi abbiamo numeri e credibilità per puntare in alto. Partiamo da un 25% e puntiamo al 35%, puntiamo ad avere la maggioranza. Sul puntare tutto su Chiamparino dico solo che non so quanto l'ex sindaco sia ancora amato a Torino quanto lo sia in periferia.

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