Grattacielo Regione, vicina la soluzione per la ripresa dei lavori
Secondo Aldo Reschigna, vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte, ai primi di agosto vi sarà una svolta
"Siamo ormai a un punto di svolta. Stiamo lavorando per cercare di arrivare ai primi giorni di agosto con una soluzione chiara e condivisa che permetta di riprendere i lavori". Lo ha detto Aldo Reschigna, vice presidente del Consiglio regionale del Piemonte, in prima Commissione, a proposito della costruzione del grattacielo della Regione a Torino.
"Nei primi giorni di agosto si svolgerà una riunione tra Regione Piemonte, Ati finanziaria e Ati che costruisce l'opera da cui emergerà con chiarezza se si potranno riprendere a breve i lavori del palazzo, per concluderlo entro un anno circa, o se occorrerà svolgere un'altra gara per far ripartire i lavori" ha precisato Reschigna, non nascondendo che in caso di nuova gara i tempi "si allungherebbero, occorrerebbe un bando per un nuovo progetto per gli ultimi lavori e un'altra gara per la realizzazione della parte conclusiva dell'opera, giunta attualmente all'incirca al 92% del previsto".
"In questo secondo caso i tempi si allungherebbero e si rischierebbe che il grattacielo sia pronto per la fine del 2018, inizio 2019. In questo caso anche i costi aumenterebbero per una serie di motivi. Una stima approssimativa, considerando i lavori di costruzione e tutte le spese connesse, dalla vigilanza ad altro, porta a considerare un incremento complessivo di circa 36 milioni" ha calcolato Reschigna.
"In questo momento non vi è certezza sull'una o sull'altra strada - ha concluso il vice presidente del Consiglio regionale -. Perché l'Ati con mandataria Cmb riprenda i lavori è necessario trovare una soluzione equilibrata sul tema della chiara definizione delle responsabilità per i vizi delle lavorazioni già svolte. Su questo stiamo lavorando per cercare di arrivare ai primi giorni di agosto con una soluzione chiara e condivisa che permetta di riprendere i lavori".