Coronavirus, Piemonte a piccoli passi verso la normalità: riaprono i fiorai
Restano chiuse fino al 3 maggio invece, librerie e cartolerie
Fiori sì, libri no. Mentre le librerie resteranno chiuse fino al 3 maggio, da oggi, martedì 21 aprile, in Piemonte riaprono i fiorai. Un piccolo passo verso la ripartenza dell'attività lavorativa ed economica nella nostra Regione, dopo il lungo stop imposto dall'emergenza sanitaria da Covid-19.
“Un’altra battaglia vinta sul fronte delle riaperture - ha dichiarato Vittoria Poggio, assessore a Cultura, Turismo e Commercio del Piemonte - in nome della rinascita e della ripartenza di una fetta importante dell’economia piemontese. Finalmente, dopo le innumerevoli giravolte governative, proprio in queste ore il Ministero dell’Interno, tramite i suoi prefetti, ha fatto sapere che i fioristi potranno riprendere la loro attività, se pure ovviamente rispettando le norme sanitarie in vigore per l’emergenza Covid-19”.
Lo scorso 2 aprile, il ministro delle Politiche agricole, Teresa Bellanova, aveva chiarito sui social che "la vendita anche al dettaglio di semi, piante e fiori ornamentali, piante in vaso e fertilizzanti è consentita su tutto il territorio nazionale, o almeno dove non prevalga una norma locale, indipendentemente dal codice Ateco". Il ministro aveva così risposto ai dubbi dei fiorai i quali rimarcavano che il loro codice Ateco non era compreso nell’elenco delle attività che secondo il Dpcm #IoRestoaCasa, potevano riaprire.
"Sono certa - conclude Vittoria Poggio – che questa lieta notizia permetterà a molti titolari, lavoratori e famiglie piemontesi di vedere il loro futuro economico e d’impresa con maggiore tranquillità e fiducia, con la consapevolezza che questo è solo il primo passo verso il ritorno alla normalità”.