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Referendum sulla caccia abrogato, ora Cota auspica una nuova legge

Lo ha dichiarato il Presidente nell'ambito del Consiglio Regionale piemontese. "Si può avere una legge al rialzo - ha affermato - se la si matura con il dialogo e non viene imposta"

L'abrogazione del referendum del 3 giugno non è stato l'ultimo atto per la caccia in Piemonte: "Sulla caccia confermo la mia posizione espressa durante la discussione della finanziaria, si deve approvare al più presto una nuova legge dopo l'abrogazione della legge 70. Mi auguro che sia la più equilibrata possibile". Lo ha affermato il governatore del Piemonte, Roberto Cota, ieri pomeriggio nell'aula del Consiglio regionale.

Nell'infuocata seduta del mattino, è stato bocciato l'ordine del giorno della maggioranza che impegnava la Giunta sulla nuova legge. Giunto successivamente, Cota ha detto ancora: "Esistono posizioni variegate, è una questione di coscienza, ma con il dialogo si può avere una legge al rialzo. Senza il dialogo si rischia invece di avere una legge al ribasso. E' comunque mia intenzione discutere e non dilazionare una legge sulla caccia".

Tornando sul referendum, Cota ha rimarcato che "con l'abrogazione della legge oggetto di referendum si deve attendere rispettosamente il parere espresso dal Collegio di Garanzia e le sue motivazioni". Cota ha annunciato che solleciterà il parere che, ha concluso, "sarà sicuramente di assoluta obiettività".

(fonte ANSA)

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