rotate-mobile
Politica Centro

Il rapimento di Rossella Urru e il silenzio del Comune di Torino

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di TorinoToday

I genitori di Rossella Urru, la cooperante sarda rapita il 22 ottobre in Algeria insieme a due spagnoli, sono stati ricevuti oggi dal Presidente Giorgio Napolitano.

A distanza di 4 mesi non ci sono più notizie sulla giovane e il Comune di Torino, che da sempre sottolinea il suo ruolo di impegno civile e di cooperazione internazionale, non ha preso nessuna iniziativa.

Il 26 gennaio il Consigliere comunale di Torino Libera Berthier aveva presentato un Ordine del Giorno in cui si chiedeva di mettere in campo tutte le azioni necessarie per accelerare la liberazione di Rossella Urru.

"Da allora continua ad esserci la totale assenza dell'Amministrazione torinese - sottolinea Berthier in una lettera inviata oggi al Sindaco. I Comuni di Bologna e Milano hanno aderito alla Campagna per la liberazione della volontaria, rispettivamente posizionando l'appello sulla home page del sito istituzionale e uno stendardo e nel capoluogo lombardo a Palazzo Marino è stato esposto uno striscione e il Consiglio comunale ha approvato un Ordine del Giorno." Un atteggiamento incomprensibile secondo il consigliere, che chiede al Sindaco quali iniziative intenda adottare per sensibilizzare i cittadini torinesi sul rapimento della Urru.

Gruppo Consiliare Torino Libera

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Il rapimento di Rossella Urru e il silenzio del Comune di Torino

TorinoToday è in caricamento