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Quote latte, l'opposizione si scaglia contro Cota e la Giunta

La minoranza in Consiglio regionale attacca il Governatore Cota e la sua Giunta regionale per la gestione passata delle quote latte

Le perquisizioni avvenute nella giornata di ieri nelle sedi di Torino e Milano della Lega Nord hanno fatto infuriare i consiglieri dell'opposizione in Regione. Le accuse mosse della minoranza riguardano in particolare la gestione della vicenda sulle quote latte nel recente passato dal Governatore Cota e dalla sua Giunta.

"Le perquisizioni della Guardia di finanza nelle sedi della Lega Nord gettano una luce ancora più grave sulla decisione assunta nel 2011 dall’Assessore Claudio Sacchetto e dalla Giunta regionale di rinunciare alla costituzione di parte civile nel processo relativo alle quote latte - afferma Michele Placido del Partito Democratico -. Allora denunciai, facendo anche un esposto alla Corte dei Conti, come quella decisione avrebbe causato un danno di circa 200 milioni di euro alle casse regionali per mancati introiti".

In merito alla vicenda passata, tornata attuale secondo l'opposizione, Placido aggiunge come fossero da subito chiare le "motivazioni esclusivamente politiche che stavano alla base della rinuncia della richiesta di risarcimento nei confronti dell’ex-europarlamentare leghista Giovanni Robusti e degli altri condannati".

Fa riferimento alla vicenda delle quote latte anche la consigliera di Sel Monica Cerutti, la quale in passato aveva già contestato le scelte della Giunta regionale. "Se non riceveremo risposte dal punto di vista politico - chiosa la consigliera Cerutti -, forse potremo averle sul versante giudiziario. Magari riusciremo a comprendere per quale motivo la Regione Piemonte nel 2011 revocò la costituzione di parte civile nel procedimento giudiziario, a danno dei cittadini piemontesi per oltre 200 milioni di euro".

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