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Politica Borgo Po / Corso Giovanni Lanza

Neve in collina, è polemica sulla pulizia: "Si sono dimenticati di noi"

A distanza di una settimana i disagi non sono ancora cessati. Il Consigliere Roberto Gaudio si fa portavoce del Comitato della collina, ma l'assessorato dice: "Abbiamo fatto quanto in nostro potere"

A due settimane dalla corposa nevicata che ha investito tutto il Nord Italia, strade bianche e lastre di ghiaccio sul terreno sono ancora la regola in molte parti della città. Forti disagi sono all’ordine del giorno sulla collina torinese, dove i pedoni sono ancora costretti a percorrere lunghi tratti di strada al margine della carreggiata per l’inagibilità dei marciapiedi. 

Del problema neve si sono lamentati il Comitato della collina ed il Consigliere circoscrizionale Roberto Gaudio, accusando grosse difficoltà per la viabilità dell’area. “La Governance del Comitato della collina come pronto intervento non esiste”, ha affermato Gaudio mercoledì scorso.  A distanza di una settimana i disagi non sono ancora cessati, e proseguono le lamentele verso la GTT per l’impraticabilità di alcune fermate. 
 
“È innegabile – riferisce l’ufficio per il verde pubblico della Circoscrizione - che la situazione della collina non sia delle migliori”. Ma Fabio Lo Cicero, braccio destro dell’assessore Lubatti, appunta: “Va sottolineato che questo è normale, e che l’assessorato per i trasporti e la viabilità ha fatto quanto in suo potere per limitare i disagi che si sono creati. Dopo la nevicata  abbiamo messo in moto trenta spargisale in tutta Torino, e di questi ben dieci sono stati impiegati in collina. Per prima cosa abbiamo dovuto risolvere le situazioni di pericolo, ed ora ci stiamo occupando di quelle di disagio. Nel frattempo stiamo mobilitando l’Amiat, per liberare la città da una trentina di cumuli di neve, che non possiamo aspettare si sciolgano da sè”. 
 

Neve in collina, è polemica sulla pulizia

 
A chi lamenta l’impraticabilità dei marciapiedi e delle fermate GTT Lo Cicero risponde: “Ci sono 2200 fermate in Torino, e sono tutte accessibili. La prassi in caso di neve è di interrompere il servizio in collina, mentre in quest’occasione siamo riusciti a garantirlo anche nei punti più copiti dal maltempo. Per quanto riguarda i marciapiedi, situazioni di questo genere non si hanno nei pressi di scuole o luoghi pubblici, ma quasi sempre vicino a delle abitazioni. Quand’è così, per legge, sono i proprietari a doversene occupare. Inutile a dirsi, questo non sempre accade”.
 
Se in città la neve comporta alcuni disagi, è ovvio ed inevitabile che le problematiche si moltiplichino in collina. Ovvio è anche che non ci si possa occupare di questioni estetiche, come la rimozione delle ingombranti pile di neve, prima di aver risolto questioni ben più spinose, ma non sempre scongiurare un’emergenza è sufficiente per azzerare i pericoli. 
 
Ne è esempio la condizione degli scolari della zona: se è vero che attorno alle scuole non ci sono pericoli, va considerato che molti studenti devono percorrere tratte più o meno lunghe da casa a scuola, e non potendo camminare sui marciapiedi non possono che utilizzare la carreggiata della strada, creando disagi per gli automobilisti e mettendo in pericolo se stessi. A maggior ragione se questo accade su strade molto trafficate come corso Lanza. Sul marciapiede di corso Lanza, peraltro, non si affacciano case, non vi sono proprietari che possano spargere il sale, e sembra che nessun altro l’abbia fatto. Percorrere un tratto di circa 500 metri diventa così un’impresa. 
 

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