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A Torino ci sono troppi abusivi, i tassisti: "Davanti a certi locali caricano più di noi"

La protesta in piazza della Repubblica

Una cinquantina di automobili del servizio taxi disposte su due file in mezzo a piazza della Repubblica. Sui parabrezza un cartello con due parole solamente: 'Basta Abusivi'. I tassisti torinesi per la loro protesta - che si è tenuta lunedì 17 ottobre intorno alle 17 - hanno scelto un luogo simbolo: la piazza dalla quale si è propoagato vent'anni fa l'abusivismo nel loro settore a Torino. 

"Qui vent'anni fa è cominiciato a propagarsi il fenomeno dell'abusivismo con i primi taxi abusivi di forma etnica", spiega Cesare Barattini, presidente di Astuta, "adesso invece ci sono tantissimi italiani che stanno operando in modo abusivo". Conclude. 

Il settore taxi tra covid e caro carburanti ha subito negli ultimi anni una flessione preoccupante. Il lavoro, denunciano i tassisti, è sempre meno. "Davanti a certi locali ci sono più abusivi che tassisti", continua Barattini, "Questa cosa noi non la tolleriamo più, c'è sempre meno lavoro e vogliamo che il nostro lavoro sia tutelato". 

Quel chhe manca secondo la categoria che è scesa in piazza sono i controlli: "Abbiamo fatto delle denunce e ci aspettiamo dei risultati che non siano solo una goccia nel deserto, ma che mirino a eliminare questo fenomeno che è sempre più diffuso e che ci mette in seria difficoltà perché il lavoro è poco e va sempre diminuendo".  

"Ci rivolgiamo alle istituzioni e anche a chi dovrebbe fare i controlli, in primis i vigili urbani", prosegue Baratini, "Questi controlli devono essere fatti 24 ore su 24 e sette giorni su sette. Da noi vogliono un servizio h24 e noi vogliamo che il nostro servizio sia garantito nella legalità; i controlli devono essere fatti anche di notte". Il loro appello è dunque rivolto al Comune, alla Regione e anche alle forze dell'ordine. 

La protesta dei tassisti

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