Sanità regionale, Cerutti (Sel): "C'è un'incapacità gestionale"
Prosegue a "spizzichi e bocconi" la discussione sul Piano Sanitario Regionale. Apprezziamo la volontà dimostrata dall'Assessore Paolo Monferino di entrare nel merito delle questioni che abbiamo sollevato. Per esempio, in merito al ripristino del Fondo per la non autosufficienza, l'Assessore ha accolto quella che è anche la nostra richiesta di demandare ad un successivo atto la sua definizione, vale a dire destinazione delle risorse e servizi collegati. Rimaniamo comunque scettici.
Siamo felici che il presidente Cota abbia ringraziato chi ha portato contenuti qualificanti, ma non crediamo siano polemiche pretestuose le critiche su come stiano avvenendo le nomine dei direttori generali. Si è passati da un ultimatum per il 31 marzo che insieme all'approvazione del piano comportava la loro designazione, all'attuale proroga di un mese per le suddette nomine.
Se non si tratta dell'immobilità decisionale dovuta alle "troppe anime" di questa maggioranza, è comunque anche il segno di un'incapacità nella programmazione che solo adesso prevede un esame certamente necessario dei curricula dei candidati
Lunedì la discussione riprenderà dal nodo della rete ospedaliera e noi presenteremo il risultato del nostro Sondaggio sul tasso di gradimento, sulla percezione dell'attuale servizio e sul giudizio del Piano Sanitario che è al vaglio. Il sondaggio è stato effettuato dalla torinese Società di Statistica "Quorum" e ha interpellato un totale di oltre 4.000 utenti.