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Una legge per riconoscere la fibromialgia come malattia invalidante: la proposta del M5S

E per sostenerne diagnosi e cura

Promuovere il riconoscimento della fibromialgia come malattia invalidante e sostenerne la prevenzione, la diagnosi e la cura. È questo l'obiettivo della proposta di legge depositata nei giorni scorsi in Regione Piemonte dal Movimento Cinque Stelle.

"La norma mira a istituire un Comitato Scientifico Regionale composto da esperti, specialisti e professionisti della sanità in tema di sindrome fibromialgica - ha commentato Sarah Disabato, capogruppo del M5S regionale - , con la partecipazione dei rappresentanti delle associazioni e dei comitati. Il Comitato Scientifico Regionale predisporrà le linee guida per seguire i pazienti affetti da fibromialgia in un percorso diagnostico e terapeutico multidisciplinare, elaborerà i programmi per la formazione e l’aggiornamento dei medici e per le attività di sensibilizzazione e informazione e supporterà l’Assessorato regionale alla Sanità nella promozione d'iniziative di prevenzione".

A sostegno del Comitato sarà istituito il Registro regionale della fibromialgia, utile a raccogliere e analizzare i dati clinici dei pazienti per monitorare l’andamento epidemiologico della malattia. La proposta di legge mira inoltre a riconoscere e valorizzare le attività delle associazioni di volontariato e a dare vita a progetti d'inserimento lavorativo dei pazienti fibromialgici. "Avvieremo presto un dialogo con le associazioni - ha concluso Disabato - per far sì che il testo possa essere il più condiviso possibile.

La sindrome fibromialgica è una forma comune di dolore muscolo scheletrico diffuso e di affaticamento che colpisce approssimativamente tra 1,5 e 2 milioni di italiani. Interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa e, sebbene possa assomigliare a una patologia articolare, non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari.

Attualmente, in Piemonte, i casi sospetti di fibromialgia vengono già presi in carico presso:

  • Città della Salute e della Scienza di Torino. Presso l’azienda è attivo un percorso di collaborazione tra Reumatologia e Psicologia Clinica per la gestione condivisa, qualora necessario, di pazienti selezionati secondo i criteri ACR 2010
  • Santa Croce e Carle di Cuneo, presso il quale è attivo un ambulatorio di II livello dedicato ed un percorso orientato alla terapia occupazionale e al supporto psicologico
  • S.S. Antonio e Biagio e Cesare Arrigo di Alessandria. All'interno della struttura si sta progettando un'attività ambulatoriale multidisciplinare che prevederà il coinvolgimento di Reumatologia, Terapia del Dolore e Psicologia Clinica
  • Ospedale S. Giovanni Bosco di Torino. Presso la struttura semplice di Reumatologia afferente alla SCU di Nefrologia e Dialisi è in fase d'attivazione un percorso pilota di trattamento della fibromialgia con utilizzo dell'agopuntura
  • ASL di Novara, presso cui è attiva una collaborazione tra Reumatologo e Specialisti psichiatri e di Terapia del Dolore

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