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Porchietto: "Consegnato a Zanonato piano definitivo Smart Susa Valley"

Durante la presentazione della nuova linea elettrica di interconnessione Italia-Francia, l’assessore al Lavoro della Regione Piemonte Claudia Porchietto ha consegnato in rappresentanza del presidente Roberto Cota al ministro dello Sviluppo Economico Flavio Zanonato il progetto territoriale denominato “Smart Susa Valley (SSV)”. Un’azione che ha incassato pubblicamente l’interessamento del rappresentante del Governo.

"Lo scopo – ha spiegato l’esponente della Giunta Cota - è quello di superare la logica prevalente delle compensazioni come fonte di finanziamento per opere di carattere locale e non connesse tra loro. In questo documento rafforziamo l’idea di un "regime speciale" in grado di concorrere, in accompagnamento alla nuova linea transeuropea, a trasformare la Valle di Susa da area interna a centro della vita e dell’economia del nostro Paese. Una esigenza che la Regione Piemonte sta ribadendo sin dalla vicenda delle Acciaierie Beltrame e che deve essere messa a sistema per tutelare un’area territoriale che altrimenti rischia la desertificazione economica e produttiva".

La nota è il frutto del lavoro di Regione Piemonte, Provincia di Torino e il supporto di partner pubblici e privati (in particolare Acsel, Topix, SiTI, IREN, Finpiemonte, Confindustria). Un modo innovativo di fare rete per il territorio.  Il documento approfondisce 7 temi fondamentali, tra i quali emergono: l’utilizzo razionale del potenziale energetico di valle anche connesso alle filiere produttive locali; l’efficienza energetica dei sistemi insediativi e in particolare degli edifici pubblici; promozione delle fonti rinnovabili finalizzate all'autoconsumo (in particolare studio di soluzioni per l’alimentazione elettrica dei cantieri della NLTL e delle stazioni con energia prodotta da fonti rinnovabili) e infine azioni finalizzate alla riduzione dei costi energetici per le imprese della Valle al fine di favorire la ripresa di competitività evitando la tendenza attuale alla delocalizzazione all’estero o addirittura la chiusura degli stabilimenti italiani (caso Beltrame).

L’obiettivo è che venga riconosciuta al territorio della Valle di Susa una riserva di capacità di trasporto di energia elettrica (sulla base dei consumi) rispetto al volume trasportato attraverso la frontiera franco italiana tramite il nuovo cavidotto HVDC approfondendo, attraverso lo studio di casi reali (Repubblica di San Marino e Città del Vaticano),  le modalità di attuazione operativa della proposta articolata in diverse fasi ed i vantaggi che una tale soluzione produrrebbe per la valle (sia per il tessuto produttivo che per gli enti locali e quindi per i cittadini) e le possibili ricadute a livello del Paese.

Nei prossimi giorni il presidente Cota e l’assessore Porchietto saranno ricevuti a Roma per approfondire l’argomento nelle sue valenze tecniche e politiche.

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