Piano di rientro, la Corte dei conti approva il rigore di Appendino
La sindaca: "Abbiamo intrapreso la strada giusta"
La Corte dei Conti del Piemonte approva il piano di rientro della sindaca di Torino, Chiara Appendino. È positivo infatti, dopo l'esame dei documenti finanziari della città, il giudizio sulla strada intrapresa dalla Giunta Appendino per ripianare il debito strutturale: “Il piano di rientro (80 milioni in quattro anni, ndr) ? ambizioso - ha detto il relatore della Corte dei conti Cristiano Baldi - in particolare per quanto riguarda gli incassi ipotizzati per le alienazioni immobiliari che restano ovviamente un punto interrogativo. Il percorso è complesso ma avete imboccato la strada del rigore. Grazie per il lavoro che fate nell'interesse della comunità".
E la prima cittadina ha espresso la sua soddisfazione sul parere della Corte dei conti. "Non abbiamo mai nascosto le difficoltà - ha dichiarato - anzi, ci siamo sempre impegnati da un lato in un’operazione di trasparenza e dall'altro nel lavoro di revisione dei disallineamenti per risanare i conti, pur garantendo i servizi ai cittadini. Ciò si è tradotto nella scelta di intraprendere un piano di rientro, come richiesto dalla stessa Corte dei Conti, piuttosto che dichiarare il pre dissesto".
Secondo la sindaca, a distanza di un anno e mezzo la Corte dei conti ha rilevato "una diminuzione della spesa corrente e in conto capitale, un minor utilizzo delle anticipazioni di tesoreria, una riduzione dei nuovi mutui (da 45 mln del 2016 a 17 mln del 2017). Così come positivo e adeguato è stato giudicato il piano di revisione delle partecipate".
"Siamo sempre stati convinti - ha concluso Appendino - che quella intrapresa fosse la strada migliore nell’interesse di Torino e dei torinesi. Oggi abbiamo una ulteriore conferma".